Decreto Sicurezza applicato a Ventimiglia, per Ioculano: “E’ una legge di facciata”
L’opinione del primo cittadino della città di confine dopo le polemiche tra il ministro Salvini e alcuni sindaci
Ventimiglia. “Un provvedimento di facciata che di sostanza ha poco o nulla”. E’ questo in estrema sintesi il commento che Enrico Ioculano, sindaco della città simbolo della questione migranti, offre sul decreto Salvini, a seguito delle polemiche che a livello nazionale sono scaturite dallo scontro tra il ministro degli Interni e il sindaco di Palarmo Leoluca Orlando.
“Ho espresso dei dubbi sui contenuti del decreto Sicurezza in commissione immigrazione Anci Liguria, spiega Ioculano a Riviera24. Già in quella sede, con altri colleghi sindaci, abbiamo potuto sollevare perplessità in particolare sulle parti che modificano la disciplina dei Cas e degli Sprar. Rischiamo di ritrovarci con numerose persone sul territorio senza titolo. Un disagio che si acuisce nelle grandi città e nelle zone di frontiera come Ventimiglia.
Mi preoccupa questo provvedimento perché punta tutto sulle espulsioni ma, ad oggi, mancano gli accordi con i Paesi di origine dei migranti. Il dato politico è che il decreto è più di immagine che di sostanza. Lo ribattezzerei il “decreto Facciata”. E’ anche pericoloso, perché lascia senza titolo e quindi tutele persone sul territorio di cui, però, chi governa deve assumersi la responsabilità di occuparsi.
Ho chiesto delucidazioni in merito al centro della Croce Rossa – continua il primo cittadino -, perché la Lega cittadina aveva sempre espresso il desiderio di chiuderlo, mentre adesso, a decreto approvato, continuano a fare melina e dichiarano che il centro deve rimanere aperto. Come volevasi dimostrare siamo di fronte a tante chiacchere e selfie. Manca la sostanza”.