Ciaspolate sulla neve, passeggiate a cavallo, gite in barca a vela: in Riviera il 2019 è l’anno del turismo lento

Per far conoscere le eccellenze del territorio meno note e rilanciarle attraverso un approccio dolce e rispettoso
Imperia. Itinerari sostenibili per scoprire la Riviera dei Fiori in modalità slow. A piedi, in bicicletta, a cavallo, con le ciaspole se c’è la neve e in barca a vela quando il mare è calmo: con l’arrivo del 2019 è iniziato l’Anno del turismo lento.
Se il 2016 è stato l’Anno nazionale dei cammini, il 2017 quello dei borghi e il 2018 del cibo italiano, il nuovo anno è dedicato a chi vuole viaggiare a passo lento. A un turismo che, come ha sottolineato l’Uncem, «in montagna conosciamo benissimo. Passo lento e corto. Verso l’alto».
E sarà soprattutto la montagna con i suoi sentieri nascosti una delle destinazioni protagoniste. L’intento è infatti quello di far conoscere le eccellenze del territorio meno note rilanciandole attraverso un approccio dolce e rispettoso, capace di portare valore e creare esperienze di viaggio innovative.
«Il turismo lento rappresenta un modo in più per valorizzare la nostra Liguria – dice l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino –. Non si tratta di una forma turistica estranea al territorio, sul turismo lento abbiamo già puntato da alcuni anni, partecipando in chiave promozionale anche a convegni e saloni. Al riguardo, il prossimo febbraio prenderemo parte alla Fiera del Turismo Outdoor di Padova: l’outdoor è una delle offerte del turismo lento e sostenibile che abbracciamo, insieme a tutte quelle attività che è possibile svolgere all’aria aperta e a contatto con la natura». Nel Ponente Ligure si va dalle escursioni di fondo a Colle Melosa alle traversate in mountain bike sul Monte Faudo fino alle ciaspolate tra la neve di Mendatica (la prossima si terrà il 19 gennaio) o alle scampagnate tra i sentieri e le mulattiere dell’Alta Via dei Monti Liguri, ideali nei mesi estivi. Ma non solo alte quote.
«Da noi – continua Berrino –, il turismo lento è fatto anche di una gita in barca a vela sul golfo sanremese, di un aperitivo in riva al mare sul tramonto o del mangiare seguendo i ritmi della tradizione in uno dei tanti locali che si possono trovare dalla costa all’entroterra. La forza del nostro territorio è che può offrire tutte queste attrattive 365 giorni all’anno. La sfida, invece, è rappresentata dalla capacità di amalgamare la frenesia del viaggiatore moderno con un turismo all’insegna degli itinerari lenti».
Obiettivo, dunque, promuovere la qualità e l’esperienza che dovranno contrapporsi al turismo di massa, veloce e di consumo che poco valorizza le tipicità dei luoghi. «Per far fronte a ciò – continua l’assessore al Turismo di Regione Liguria – è importante proporre più offerte e variegate, magari anche creando pacchetti, i quali, tuttavia, dovranno nascere sui singoli territori. Fondamentale è fare sistema. Dopo un anno in cui abbiamo affrontato tante criticità, dal crollo del ponte Morandi alla mareggiata di fine ottobre, siamo pronti a recuperare. Anche se i numeri raccontano che la ripresa è stata molto rapida sul mercato nazionale, ad oggi occorre riprendere terreno su quello straniero, in particolare del centro e nord Europa. Ovviamente ci vorrà tempo e per questo abbiamo raddoppiato il budget turistico a disposizione, intensificheremo la presenza a fiere e workshop e metteremo in campo tante altre strategie. La Liguria è quella di prima ed è pronta ad accogliere molti più turisti di prima e meglio di prima».