Archimania, o di come l’interior designer diventa poesia

19 gennaio 2019 | 07:54
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Monica, Laura e Ida ci accompagnano nel loro mondo fatto di progetti, arredi, tessuti e colori

Sanremo. «L’architettura è un mestiere da uomini ma ho sempre fatto finta di nulla». Così la maestra dell’architettura italiana Gae Aulenti. Un personaggio riservato, ironico e sensibile che con la sua personalità si è imposta in un ambiente fino a quel momento governato da soli uomini. Una donna di genio, piena di creatività, energia e poesia. Doti che contraddistinguono anche le “ragazze” di Archimania: Monica, Laura e Ida, tre interior designer che quest’anno compiranno i 32 anni di attività.

Incontrarle è un po’ come essere travolti da un vortice di idee. Pensieri frizzanti, colorati ma sempre rigorosi e ben strutturati. Quegli stessi pensieri che dal 1987 hanno permesso a questo trio di tracciare un percorso lungo, ricco di soddisfazioni e soprattutto amicizia. Perché sì, è stata l’amicizia, la complementarietà degli opposti l’elemento che ha fatto la differenza, ciò che ha trasformato i sogni di tre giovani studentesse di architettura in una realtà di successo.

Come racconta Laura, «Fin dagli anni dell’università, che io e Ida abbiamo vissuto insieme, avevamo il sogno di portare nella nostra città, Sanremo, un progetto di architettura di interni. Abbiamo poi incontrato Monica che lo ha subito condiviso. Eravamo giovanissime, delle sognatrici e ci siamo lanciate, pur con il timore che le nostre ambizioni non si sarebbero mai realizzate. Tanto è vero che Ida, con lo spirito da contabile che la contraddistingue ancora oggi, disse: “Ragazze, facciamo questa cosa ma se in 30 giorni nessuno entra da quella porta, chiudiamo il negozio”. Fortunatamente non è andata così e dopo più di 30 anni siamo ancora qui a divertirci!».

Oggi Monica, Laura e Ida sono professioniste affermate. Nel loro studio e showroom in corso Mombello (precedentemente si trovavano nel centro storico, in via Corradi) si dedicano a progettare, arredare e decorare gli interni delle case. Il loro marchio di fabbrica è la capacità, fin dal primo incontro, di interpretare i desideri dei clienti, di realizzare le loro ambizioni, di incontrare i loro gusti. I risultati sono case di classe ma confortevoli, eleganti ma vivibili. Spazi che riflettono le persone che vi abitano.

«Attraverso arredi, tessuti, luci e colori cerchiamo di trasmettere la nostra passione per l’architettura, l’arredamento e la decorazione – sottolinea Monica –. Ogni giorno il nostro studio si trasforma in uno stile di vita, perché per noi progettare un ambiente da vivere non può fermarsi su un foglio di carta, per quanto l’atto creativo risulti romantico. Proprio per questo, tutti i progetti di Archimania nascono dalla condivisione dei gusti e delle abitudini del cliente, noi ci mettiamo dentro soltanto l’esperienza».

Trasformare gli ambienti, creare spazi che non ci sono, riempire quelli che sono vuoti: questo è il lavoro che fanno Monica, Laura e Ida e che le ha portate a realizzare interni (ed esterni) lussuosi per clienti della Costa Azzurra, oltre ad aver progettato appartamenti, uffici, i locali di diverse strutture ricettive per giovani, meno giovani e piccoli privati della Riviera dei Fiori. «Siamo uno staff professionale di architetti che seguono costantemente il progetto commissionato, dal disegno alla sua realizzazione – spiega Ida –. Ci avvaliamo della collaborazione di giovani assistenti, a cui lasciamo ampio margine: ci piace imparare dalle nuove generazioni tenendoci così al passo con i tempi».

Di ampie vedute, estro e carattere, le tre ragazze di Archimania si sono fatte spazio nel panorama dell’interior designer tracciando una carriera originale, ispirata da necessità di autoespressione, contaminazioni fertili tra discipline e capacità imprenditoriali virtuose. Approccio olistico e attenzione ai dettagli le loro carte vincenti, anche nei grandi progetti sfida. «Nel corso degli anni abbiamo realizzato tanti progetti – aggiunge Laura –, alcuni sono state vere e proprie sfide, come una casa del 1300 a Roquebrune. Un’abitazione che pareva essere uscita da una favola, sviluppata su tre piani collegati tra loro da una scala in legno costruita intorno al tronco di un albero. La sfida era quella di conservarne le particolarità originali, adattandone i piccoli spazi alle funzionalità di una casa moderna. Una sfida vinta, dove, grazie a un attento lavoro di restauro conservativo, abbiamo portato a nuova vita le parti lignee senza perderle e danneggiarle».

Ma non solo progettazione. Archimania è infatti anche arredamento, tessuti (il primo piano dello showroom custodisce i più prestigiosi d’Europa) e soprattutto arte: di mese in mese lo spazio espositivo si trasforma, ospitando mostre pittoriche, fotografiche o scultoree per valorizzare i talenti di oggi. La prossima, intitolata “The dreamy nature”, sarà inaugurata martedì 22 gennaio alle 19 ed esporrà fino al 23 febbraio le opere di un’apprezzata coppia di scultori, Kim Boulukos e Leo Wesel. «Un regalo che abbiamo voluto farci e fare ai nostri clienti, per dare voce agli artisti contemporanei, stranieri ma anche del territorio», conclude con orgoglio Monica.