Agguato di Caramagnetta, “Ferraro ha ammesso i propri addebiti”
“La dinamica dell’antefatto ha sostanziali difformità dall’ipotesi dell’agguato premeditato che è invece emersa in questa giorni”
Imperia. “Domenico Ferraro ha ammesso i propri addebiti, ma la dinamica dell’antefatto ha sostanziali difformità dall’ipotesi dell’agguato premeditato che è invece emersa in questa giorni”. A dichiararlo è Giovanni Di Meo, che stamani si è recato in carcere a Imperia per incontrare il proprio assistito: Domenico Ferraro, 63 anni, l’uomo che lunedì scorso ha sparato contro la coppia di coniugi rivali, suoi ex vicini di casa, ferendo gravemente Antonietta Calvo, 64 anni, colpita al torace, vicino al cuore, e a un braccio e mancando per un soffio il marito di lei, Vito Pedone, 62 anni, graziato dalla pistola che si è inceppata dopo tre colpi andati a vuoto.
Ferraro si è costituito ieri dopo che, colto da malore mentre camminava sull’Aurelia, in zona Foce a Sanremo, era stato soccorso dal 118. In mattinata, sempre in carcere, davanti al gip Paolo Luppi, si è anche svolto anche l’interrogatorio di garanzia relativo alla violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Ferraro, infatti, era sottoposto al quotidiano obbligo di firma, in Questura a Imperia, scattato lo scorso luglio, in seguito alle reciproche aggressioni, con i due coniugi rivali. Ma da lunedì fino a ieri, essendo latitante, Ferraro non ha più firmato e il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere. Domani, invece, alle 11, davanti al gip Anna Bonsignorio e al pm Barbara Bresci, Ferraro dovrà comparire per l’interrogatorio del fermo del pm emesso ieri.
L’uomo, accusato di tentato omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione, aveva già ammesso i propri addebiti nella serata di ieri, nel corso di un lungo interrogatorio in commissariato a Sanremo.