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Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova

14 gennaio 2019 | 17:49
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Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova
Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova
Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova
Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova
Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova
Agguato a Caramagnetta, Domenico Ferraro ancora in fuga. La donna ferita trasportata a Genova

Accusato di tentato omicidio e detenzione e porto di arma illegale

Imperia. E’ stata attinta da due colpi, Antonietta Calvo, 64 anni, la donna ferita stamani da Domenico Ferraro, 63 anni, originario di Cosenza e abitante a Taggia, che ha atteso lei e il marito, Vito Pedone, di ritorno dalla Questura dove si erano recati per l’obbligo di firma al quale i coniugi erano sottoposti. Anche l’aggressore era appena stato negli uffici di piazza del Duomo. E’ lì che le telecamere lo hanno ripreso per l’ultima volta prima della fuga.

L’uomo ha poi atteso l’arrivo dei due coniugi nel vialetto di via Pinea che stavano percorrendo per rincasare. Era a boro della propria auto, una Ford Fusion di colore blu. Quando ha visto i suoi antichi rivali, ha iniziato a speronarli, poi è sceso e ha sparato. Tre colpi, esplosi da una Browning semiautomatica, calibro, 7,65, con la matricola abrasa. Ha colpito la donna, ferendola a un braccio e al torace. Un proiettile è rimasto conficcato vicino al cuore tanto che la vittima è stata elitrasportata all’ospedale San Martino di Genova dove dovrà subire un delicato intervento chirurgico per rimuovere i proiettili. A quel punto, il marito della donna, Vito Pedone, 62 anni, esce di corsa e tenta di scappare per mettersi in salvo, ma Ferraro esplode altri tre colpi, che vanno a vuoto. Poi l’arma si inceppa. Getta così la pistola per strada, sale di nuovo a bordo della propria vettura e scappa verso il centro di Imperia. In piazza Roma abbandona l’auto poi ritrovata dagli agenti e sparisce a piedi.

Giuseppe Lodeserto, dirigente della Squadra Mobile di Imperia

Un vero e proprio agguato, quello teso dall’aggressore, all’origine del quale ci sono vecchi rancori, annose questioni di vicinato per futili motivi, quali i comportamenti molesti ed invasivi asseritamente posti in essere vicendevolmente dai coniugi coinvolti nell’odierna vicenda, episodi più recentemente sfociati in aggressioni e violenze a seguito delle quali la Polizia di Stato ha segnalato all’Autorità Giudiziaria, Ferraro, Pedone e suo fratello, che erano stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’aggressore resta ricercato dalla polizia e su di lui pendono ora le accuse di tentato omicidio e detenzione e porto di arma clandestina.