#SanremoGiovani, la finalista Giulia Mutti si racconta ai microfoni di R24

14 dicembre 2018 | 11:51
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Nel suo singolo “Almeno tre” la cantautrice toscana parla di un riscatto morale: “Penso ce ne sia bisogno in ogni ambito”

Sanremo. “Almeno tre“, questo il titolo del singolo con cui la cantautrice Giulia Mutti è riuscita a spalancare davanti a sé le porte di Sanremo Giovani.

Cantante e musicista toscana, originaria della Versilia, Giulia è una dei 24 finalisti del programma condotto da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi il 20 e 21 dicembre dal Casinò, e quest’oggi è stata ospite ai microfoni di R24 con la presentatrice Giusy Di Martino.

La venticinquenne ha raccontato come è nata questa sua passione per la musica: “Un giorno rientrando a casa ho trovato un pianoforte, comprato dalla mia famiglia per mia sorella che suonicchiava e vedendo lei tra me e me dissi “Ci provo anche io” e da lì è stata una benedizione. Con il tempo la passione è cresciuta e non l’ho più mollato, ho continuato a studiare pianoforte e in seguito ho iniziato a prendermi cura anche della voce, capendo che mettendo insieme piano e canto potevo ottenere la miglior versione di me, mi sono riconosciuta in quello che facevo“, racconta.

Il suo punto di forza? Le esibizioni dal vivo: “Amo molto esibirmi live, mi dà molta energia il contatto con il pubblico, mi permette di esprimermi senza filtri“, racconta Giulia che spiega quali sensazioni ha provato nel sapere di essere tra i finalisti del concorso: “Ho provato un’emozione fortissima, è innegabile, speravo di passare, non sapevo se ce l’avremmo fatta perché la qualità è molto alta, ci sono molti generi e personalità differenti, quindi era difficile capire chi sarebbe andato avanti, sono emozionata, ma pronta ad affrontare questa esperienza“.

Con il brano “Almeno tre“, Giulia proverà ad accedere al Festival della canzone italiana, che andrà in scena dal 5 al 9 febbraio dal celebre teatro Ariston: “Nel mio singolo ho cercato di mettere tutta la voglia di proseguire questo percorso musicale, parla di un riscatto morale di cui penso ci sia bisogno in ogni ambito e scritto da una donna acquisisce sicuramente un’importanza maggiore. C’è stato un grande lavoro dietro di cui vado molto fiera, ringrazio innanzitutto la mia etichetta Bmg, il mio manager e i musicisti che hanno suonato nel brano“.

Manca ancora una settimana all’esibizione sul palco del Casinò e la cantante racconta come sta vivendo questi giorni: “Vivo bene questa attesa, qui a Sanremo c’è sempre qualcosa da fare, ieri abbiamo fatto le prove e domani ci sarà la seconda parte, siamo molto impegnati, ma mi piace respirare quest’aria musicale. Un filo di competizione c’è, però anche ieri ci siamo trovati, siamo stati insieme perché lo scambio di opinioni e generi è sempre bello, è una festa della musica“.

Cosa si aspetta dall’esperienza sanremese?: “L’aspettativa più grande è quella di portare avanti questo progetto senza mollare, testa dritta e piedi a terra, vada come vada. Spero che Sanremo possa essere un punto di partenza da cui sviluppare questo mio progetto, mi aspetto di fare una bella esibizione e di entrare nei cuori del pubblico perché facciamo questo mestiere per chi ci segue“.

Le influenze musicali di Giulia spaziano da artisti indimenticabili del passato come Lucio Battisti, passando da Patty Smith, ai Florence and the Machine, fino ad arrivare a Lady Gaga: “Non ho un genere preferito, amo la bella musica“, spiega la cantautrice che ha una particolarità che la contraddistingue; mani ricoperte di scritte, ma non si tratta di tatuaggi come si potrebbe pensare, ma di parole che Giulia scrive e cancella in base al proprio umore, su quello che lei definisce “lo strumento del mio lavoro“.

https://www.youtube.com/watch?v=EId4WBxKzS8