“Resilienza, prevenzione e infrastrutture”: le strategie di Confindustria Imperia per rilanciare il territorio

5 dicembre 2018 | 20:06
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“Resilienza, prevenzione e infrastrutture”: le strategie di Confindustria Imperia per rilanciare il territorio
“Resilienza, prevenzione e infrastrutture”: le strategie di Confindustria Imperia per rilanciare il territorio
“Resilienza, prevenzione e infrastrutture”: le strategie di Confindustria Imperia per rilanciare il territorio

Al Casinò di Sanremo l’Assemblea generale della Confederazione. Presente, tra gli altri, il presidente nazionale Vincenzo Boccia

Sanremo. “Resilienza, prevenzione e infrastrutture”: sono le strategie di sviluppo economico territoriale poste al centro dell’Assemblea generale di Confindustria Imperia che si è svolta questa sera nella Sala Privata del Casinò.

Alla presenza del presidente nazionale Vincenzo Boccia, l’Assemblea ha riunito relatori illustri per accendere i riflettori sullo stato dell’imprenditoria del Bel Paese, partendo dalle potenzialità locali.

I lavori sono stati condotti, tra gli altri, da Alberto Alberti, presidente provinciale di Confindustria, Gianni Berrino, assessore regionale a Lavoro, Trasporti e Turismo; Marco Scajola, assessore regionale all’Urbanistica e Pianificazione territoriale. Presenti anche Costanza Pireri, vicesindaco del Comune di Sanremo accompagnata dall’assessore alle attività produttive Barbara Biale; Claudio Scajola, sindaco di Imperia; ed Enrico Ioculano, sindaco di Ventimiglia.

In campo, la comune necessità di un’imprenditoria di qualità, sostenibile e concorrenziale che per essere tale necessità di una serie di interventi strutturali e sostanziali.

A cominciare, come ha sottolineato il presidente Alberti, da “una riforma del sistema amministrativo per porre rimedio al pasticcio creatosi con le province a seguito della riforma Del Rio e dalla mancata approvazione referendaria del 2016”. E poi da “uno snellimento delle procedure burocratiche” affinché “gli imprenditori possano avviare senza indugi i loro progetti” senza scontrarsi “contro il muro di gomma degli uffici tecnici delle amministrazioni del territorio”. Realtà a cui Confindustria Imperia ha chiesto che “nelle gare di appalto ci sia l’affidamento diretto per i lavori fino ai 40 mila euro e, nelle procedure negoziate, ci sia la possibilità, sulla base degli interventi, per le imprese del territorio di essere prese in debita considerazione e messe in condizione, a rotazione, di poter partecipare alle gare d’appalto”.

Collegato al problema dello snellimento delle procedure, c’è il problema delle infrastrutture. “Da sempre – ha sottolineato Alberti – noi imperiesi sappiamo di vivere alla periferia dell’Italia ma oggi, purtroppo, con il tragico crollo del ponte Morandi, siamo effettivamente una volta di più isolati. Le infrastrutture, oltre ad essere necessarie per lo sviluppo economico del territorio, sono un fondamentale volano di ripresa, crescita e occupazione. Guardiamo ad esempio al Parco Roya, area assolutamente strategica, per la quale attendiamo da anni la sdemanializzazione, al fine di procedere con la successiva pubblicazione dei bandi per la messa in vendita della superficie”. Senza dimenticare il raddoppio ferroviario del tratto Andora-Finale Ligure: un’opera che “prevede un investimento di un miliardo e mezzo di euro, peraltro già stanziato dalla legge di stabilità nel 2015, ma di fatto ancora una volta bloccato dalle norme previste nella legge obiettivo. E i tempi di percorrenza in ferrovia tra il Ponente ed il Levante continuano ad essere gli stessi da cento anni. Altresì il trasporto su rotaia verso la Francia manifesta diversi problemi con ricadute negative”.

Discorso analogo “per il collegamento con l’aeroporto di Nizza, che potrebbe svolgere un ruolo ancora più importante rispetto ad oggi, quale punto di arrivo dei turisti diretti nel nostro territorio”. Perché rilanciare l’economia locale significa anche investire sul turismo. E se gli ultimi dati parlano di “una leggera flessione”, questa “non deve certo intimorire ma, ovviamente, deve comunque indurre ad una riflessione sulla politica turistica presente e futura. E qui entra in gioco l’imposta di soggiorno e l’utilizzo dei relativi fondi”.

Ma una strategia di sviluppo, è anche quel settore principe dell’economia dell’Imperiese rappresentato dall’agroalimentare, con la necessità di una rete di distribuzione del metano lungo la strada statale 28, e altri “settori meno appariscenti ma che stanno registrando performance interessanti”, quali quello della nautica e dell’information tecnology.