Protestano gli interinali del Casinò, il taglio del turno del primo pomeriggio preoccupa decine di precari

7 dicembre 2018 | 11:51
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Protestano gli interinali del Casinò, il taglio del turno del primo pomeriggio preoccupa decine di precari
Protestano gli interinali del Casinò, il taglio del turno del primo pomeriggio preoccupa decine di precari
Protestano gli interinali del Casinò, il taglio del turno del primo pomeriggio preoccupa decine di precari
Protestano gli interinali del Casinò, il taglio del turno del primo pomeriggio preoccupa decine di precari

Il flash mob organizzato dal sindacato Ugl raccoglie l’adesione di una ventina di lavoratori che si battono per essere assunti

Sanremo. “Sono con voi, lo dico da giocatore”.

Sono stati accolti dalle parole di solidarietà di un cliente i suoni dei fischietti e le scritte dei cartelli di protesta che una ventina di lavoratori interinali impiegati ai tavoli verdi del Casinò hanno impugnato per protestare sulle scalinate della Casa da Gioco contro il paventato taglio del turno del primo pomeriggio, quello delle 14:30 – 16:30.

Preoccupati per la perdita del posto di lavoro (non sono dipendenti diretti dell’azienda municipale ma di società di somministrazione), hanno raccolto l’invito alla mobilitazione lanciato dal sindacato Ugl del segretario Massimiliano Moroni.

“La manifestazione è stata fatta in maniera responsabile per non dare fastidio all’attività lavorativa del pomeriggio e alla clientela – spiaga Moroni. “La situazione difficile di questi ragazzi, figli di Sanremo, si aggraverebbe se si introducesse una contrazione dell’orario di servizio nelle sale.

Secondo i nostri calcoli, questa direttiva porterebbe ad una perdita di 2 milioni di euro di valuta. Per che cosa? Risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro che servono per pagare, a 6 euro all’ora lordi, la quarantina di interinali che da anni aspettano di essere assunti.

Non basta avere un management che pensa solo a coprire i costi, abbiamo bisogno di una dirigenza che abbia idee per innovare il Casinò. Bordighera e Ventimiglia limitano il gioco alle macchinette di bar e tabacchini, invece qui, dove il gioco è controllato, e gli incassi servono per dare lavoro e pagare anche le luminarie del Comune, si risponde chiudendo le sale. 

Conclude il segretario Ugl: “Se dovesse aumentare la conflittualità, ci troveranno pronti ad azioni eclatanti”.