Nasce la Nazione Templare. Da Sanremo a Lugano per tuterale il popolo dei cavalieri crociati

28 dicembre 2018 | 19:02
Share0
Nasce la Nazione Templare. Da Sanremo a Lugano per tuterale il popolo dei cavalieri crociati
Nasce la Nazione Templare. Da Sanremo a Lugano per tuterale il popolo dei cavalieri crociati
Nasce la Nazione Templare. Da Sanremo a Lugano per tuterale il popolo dei cavalieri crociati

Un “non territorio” che accoglie 30mila templari

Sanremo. Una nazione senza territorio per la tutela del popolo templare, visto come una “minoranza sovranazionale da tutelare”. E’ nata tra Sanremo e Lugano la Nazione Templare. E se il “non” territorio di competenza raggiunge la Svizzera, è proprio nella città dei Fiori che sono avvenuti alcuni degli incontri decisivi che hanno portato alla creazione di questo stato “virtuale”, in grado di accogliere oltre 30mila cavalieri crociati.

A spiegare di cosa si tratta è il presidente Riccardo Bonsi: “Nell’immaginario collettivo i Templari sono i famosi Monaci guerrieri che hanno partecipato alle crociate e che hanno caratterizzato la storia di almeno due secoli (1118-1314, ndr). In effetti, però, il popolo templare era molto più eterogeneo. Infatti, i membri storicamente più noti del popolo templare erano i famosi Cavalieri, ma intorno ad essi ruotavano molte altre persone”. Basti pensare che intorno al 1200 il popolo templare contava circa 22.000 Cavalieri d’armi in Europa, così come riportano i dati storici conservati nella Biblioteca nazionale di Francia di Parigi. All’epoca c’erano da sette a trenta persone, tra familiari, cuochi, servitori, scudieri, artigiani e altri ancora, che seguivano ciascun cavaliere d’armi: nel complesso, dunque, il popolo templare era composto da almeno 150mila persone. “Nello stesso periodo la città di Nizza, in Francia, contava circa 3.000 abitanti”, aggiunge Bonsi, per fare un capire l’entità del popolo, “Con la messa al rogo, nel 1314, del Maestro Generale Jacques de Molay, la storiografia tradizionale ha posto la parola fine sui Templari”. In effetti, però, pensare che la morte del Maestro Generale e l’accanimento del Re di Francia e del Papa sull’Ordine abbiano fatto sparire il popolo templare sembra alquanto strano. Infatti, il popolo templare ha proseguito la sua esistenza sino ad oggi, sparso in vari Stati, ma mantenendo sempre la propria identità culturale, linguistica ideologica e religiosa.

Nel 2015 i membri dell’Ordine dei Templari, ossia del Veospss – Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis (circa 1500 persone), i membri di altre organizzazioni che hanno raccolto una parte del popolo Templare e altri membri del popolo templare non organizzato (ossia sparsi), hanno chiesto al Gran Priore del Veospss – Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis di riunire i Templari in una vera nazione e nominare un “Parlamento” per organizzare la nazione. Dopo tre anni di studi, valutazioni e consultazioni (sono stati consultati molti esperti di diritto internazionale), nel 2018 il Consiglio Reggenza democraticamente costituito ha eletto un Presidente e ha emanato una Carta Costituzionale creando, attraverso il principio di autodeterminazione dei popoli, la Nazione Templare.

La Nazione Templare di oggi, oltre ad un Presidente ed un Vice Presidente, ha un Consiglio di Ministri: sono questi a governare la Nazione. Lo scopo è quello di mantenere viva l’identità culturale, linguistica, ideologica e religiosa del popolo templare. Dato che l’attuale popolazione templare è piuttosto piccola e che nel corso dei secoli è stata oggetto di reali tentativi di sterminio da parte di diversi Stati, oltre che di “damnatio memoriae”, è giusto definire il popolo dei Templari come una “minoranza sovranazionale” da proteggere. E questo è il compito della Nazione Templare.

Di seguito tutte le cariche:

1) Presidente: Riccardo Bonsi,

2) Vice Presidente: Sandro Vinciguerra,

3) Ministro degli Affari Interni: Alessio Rossi,

4) Ministro degli Affari Esteri: Antonio Awana Gana Costantini Picardi,

5) Ministro del Tesoro: Marco Guzzardi,

6) Ministro dell’Economia: Valter Pizzoli,

7) Ministro delle Comunicazioni e delle Pubbliche Relazioni: Marzio Villari,

8) Ministro per il Commercio: Donatella Pertegato,

9) Ministro degli Affari Sociali: Adrián Guedes,

10) Ministro delle Pari Opportunità: Silvia Spaziani,

11) Ministro delle Famiglie: Massimo Iglina, 12) Ministro dell’Ambiente: Stéphanie Lescouzère,

13) Ministro della Ricerca: Davide Sirtori,

14) Ministro dell’Innovazione: Massimo Graziani,

15) Ministro dei Rapporti con le Religioni: Richard Tirole,

16) Ministro del Turismo: Antonella Barbero

Chi volesse approfondire, anche a livello giuridico, può visitare il sito della Nazione: www.gov-nt.com