Istituto Sant’Anna a Vallecrosia, Matteo Amato: “Siamo in attesa di un incontro con il Cda nazionale delle Misericordie”

24 dicembre 2018 | 12:24
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Istituto Sant’Anna a Vallecrosia, Matteo Amato: “Siamo in attesa di un incontro con il Cda nazionale delle Misericordie”

“Subito dopo Natale la questione seppur in via preliminare dovrà essere definita, soprattutto per poter dare una risposta definitiva alle famiglie che devono potersi orientare per il futuro dei loro figli”

Vallecrosia. In riferimento alla questione dell‘istituto Sant’Anna che si sarebbe dovuta definire in questi giorni, i vertici di Misericordia asseriscono che la trattativa è aperta ma non ancora decisiva.

“Ci stiamo lavorando sia a livello locale con le rappresentanze di Genova e Vallecrosia che a livello nazionale, ma si tratta di una questione parecchio delicata in quanto struttura molto importante sia per l’aspetto immobiliare che sociale di cui è dotata. Le nostre considerazioni, come quelle della controparte ovvero delle suore della carità, purtroppo allo stato attuale sono di massima e come tali da considerarsi. Una valutazione approfondita soprattutto di questo calibro non può essere realizzata in poco tempo senza analisi da realizzarsi che vanno oltre l’amministrazione Comunale di Vallecrosia e che hanno necessità di tempi tecnici.

Occorre un giro di verifiche in Regione ed in soprintendenza, oltre a quelle in Comune; per non parlare dell’aspetto gestionale e di pianificazione della struttura che sarà altrettanto fondamentale rispetto all’acquisizione del bene. Siamo in attesa di un incontro immediato del CDA Nazionale delle Misericordie che attraverso l’ausilio di tecnici preposti cercheranno di capire come improntare una strategia che seppur in tempi stretti possa garantire il prosieguo dell’attività scolastica.

Purtroppo i termini sono davvero stretti e le imminenti festività non aiutano, al momento non ci possiamo ancora sbilanciare ma in ogni caso nelle prossime ore o comunque subito dopo Natale la questione seppur in via preliminare dovrà essere definita, soprattutto per poter dare una risposta definitiva alle famiglie che devono potersi orientare per il futuro dei loro figli” – commenta Matteo Amato della Croce Azzurra.