Il porto turistico torna alla città, ora il Piano finanziario per portarlo a conclusione

21 dicembre 2018 | 09:15
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Il porto turistico torna alla città, ora il Piano finanziario per portarlo a conclusione
Il porto turistico torna alla città, ora il Piano finanziario per portarlo a conclusione
Il porto turistico torna alla città, ora il Piano finanziario per portarlo a conclusione
Il porto turistico torna alla città, ora il Piano finanziario per portarlo a conclusione

Al termine di una lunga discussione. Autocritica di Luca Lanteri: “Non si doveva far entrare Caltagirone”.

Imperia. Varato dal Consiglio comunale il  provvedimento che apre la strada all’acquisizione in mano pubblica, al Comune, dell’incompiuto porto turistico capace di 1500 posti barca, illustrato dal sindaco Claudio Scajola.

Sarà – ha spiegato Scajola – una gestione in capo alla partecipata Goimperia. Il Comune dovrà dimostrare di avere le capacità economiche per far ripartire i lavori e, al contempo, tutelare i titolari dei posti barca. Bisognerà a questo proposito redigere un piano finanziario sostenibile“.

Condividiamo l’impostazione della delibera – ha detto il capogruppo di Imperia al centro Guido Abboabbiamo davanti una pratica vitale per la città” .

Per Roberto Saluzzo (Imperia di tutti), pur d’accordo, “occorre un ampio confronto tra tutte le forze politiche e, magari, distinguere le concessioni delle opere a mare da quelle a terra“.

Antonello Ranise (Forza Imperia) se l’è presa con la magistratura per le indagini finite nel nulla e ha rivendicato “l’assoluta correttezza dell’operazione porto varata dall’ex sindaco Luigi Sappa“.

Per Fabrizio Risso (Pd): «Ben venga questo atto di indirizzo».

Luca Lanteri (Progetto Imperia) che da assessore della giunta Sappa prima e di Paolo Strescino poi, per 12 anni si è occupato del porto, ha presentato un emendamento. “Non è più tempo di residenziale – ha detto illustrandolo – sostituiamo gli alloggi con stanze d’albergo e spazi per la cantieristica. Lo sbaglio è stato far entrare Caltagirone“.