Green Park di Pian di Poma, adeguato il progetto dell’area camper: via libera dal Comune
L’opera è stata proposta dalla O.I.T. di Torino che gestisce anche il vicino Villaggio dei Fiori
Sanremo. Via libera dall’amministrazione comunale alle modifiche del progetto chiamato “Green Park” proposto dalla Organizzazioni Industriali Turistiche con sede a Torino ma che, nella Città dei Fiori, gestisce anche il camping di Pian di Poma.
Il project financing del valore di 3 milioni e 234 mila euro, aveva già ottenuto la dichiarazione di pubblica utilità da parte della giunta comunale nello scorso mese. Pubblica utilità che però Palazzo Bellevue aveva vincolato ad alcune modifiche progettuali.
In particolare si chiedeva al soggetto proponente di andare a prevedere opere diverse da quanto ipotizzato in un primo momento – si era parlato anche di un auditorium affacciato sul mare, poi scartato – e di farsi carico di alcune manutenzioni.
Nel dettaglio:
- la manutenzione della scogliera a protezione dell’area camper per tutta la durata della concessione
- realizzazione del confine dell’area camper ristretto alla zona a ponente della strada che divide la sede del futuro palazzetto dello sport con quella del campo da baseball
mantenimento dell’accesso al fronte mare - abbassamento del dislivello di almeno 2,5 metri rispetto al palasport
- realizzazione dell’area verde attrezzata e manutenzione a carico del gestore per la durata della concessione
- spostamento del ristorante Oasi su suolo pubblico
- mantenimento di un punto ristoro nell’area giochi per i bambini
- scelta, per l’allestimento dei giochi dedicati ai più piccoli, di strutture nuove e innovative
Il costo dei lavori è stato stimato in 2 milioni e 699 mila euro di cui euro 1.725.000 per l’area di sosta e 497.000 per il parco urbano pubblico attrezzato.
La concessione durerà 30 anni. Alla scadenza, il concessionario deve riconsegnare l’opera al Comune, con dotazioni e le attrezzature in buono stato.
Di iniziativa privata, il progetto di finanza deve essere inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. E’ per questo che prima dell’indizione della gara d’appalto (prevista per gennaio/febbraio), la pratica passerà in consiglio comunale.