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Don Ciotti tra gli studenti del Ponente: “Siate parte del cambiamento”

4 dicembre 2018 | 11:18
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Don Ciotti tra gli studenti del Ponente: “Siate parte del cambiamento”

“LiberaIdee” fa tappa al Palafiori di Sanremo per parlare di povertà e lotta alla mafia

Sanremo. «Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi. Non possiamo tradirli, non possiamo illuderli». Così don Luigi Ciotti dal Palafiori di corso Garibaldi dove questa mattina ha incontrato 600 studenti delle scuole del Ponente Ligure. Una platea numerosa, con rappresenti di ventitré classi e consigli comunali giovanili, per la tappa sanremese di “LiberaIdee”: il viaggio intrapreso dal sacerdote fondatore di Liberaper promuovere la responsabilità contro le mafie, la corruzione e dare spazio al lavoro territoriale affinché si affermi la legalità democratica.

«Dobbiamo affrontare le politiche reali del nostro Paese – ha esortato don Ciotti –. Un Paese che amiamo che vede un giovane su tre perdersi nei primi cinque anni delle scuole superiori. Questo vuol dire che c’è un problema centrale. Come è un problema centrale che ci sono cinque milioni di persone che vivono in povertà assoluta e nove milioni in povertà relativa e l’Istat ci ha detto ancora pochi giorni fa che un milione e duecento mila bambini vivono in povertà assoluta. Credo che ci sia un tradimento della nostra Costituzione, anche rispetto ai migranti: c’è un tradimento della nostra Costituzione, c’è un tradimento della Carta dei Diritti umani. Credo che dobbiamo riflettere tutti insieme, soprattutto con i ragazzi che sono meravigliosi, sono curiosi e tocca a noi non darli parole ma concretezza, invitandoli a prendere coscienza che il cambiamento parte da ciascuno di noi e anche loro devono essere parte di questo cambiamento».

Idee, cultura, legalità i temi al centro dell’incontro che dal titolo “Fiori di giustizia, orizzonti di speranza” ha affrontato le questioni della nuova povertà. Spazio però anche all’attualità, quella delle ultime ore e che ha visto nella notte decapitare a Palermo la neonata Cupola con l’arresto di 46 persone, tra cui il più anziano dei capimafia in libertà, Settimo Mineo. «È un buon segno – ha detto il sacerdote che vive minacciato dalla mafia –, vuol dire che le forze dell’ordine e la magistratura stanno lavorando bene. Ogni giorno in Italia ci vengono consegnate grandi operazioni della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, del grande lavoro della magistratura. Sono 118 anni che parliamo di mafia. Quando don Luigi Sturzo disse: “La mafia vive in Sicilia ma la testa forse è a Roma”, aggiunse una drammatica profezia: “Risalirà sempre più forte, più crudele verso il Nord fino ad andare oltre le Alpi”. Ritengo che affianco della generosità, dell’impegno, del coraggio di chi sta operando, ieri come oggi, e ci sta consegnando ottimi risultati c’è qualcosa che manca. E la cosa che manca è che la lotta alla mafia vuol dire politiche sociali, vuol dire lavoro, vuol dire cultura, vuol dire scuola. Vuol dire che c’è bisogno di una politica che rimetta al centro la questione giovanile. Perché se più di due milioni di giovani in Italia hanno terminato la scuola e non trovano lavoro, ci sarà un problema serio. E sarà un problema serio che l’eroina è tornata più di prima e sono aumentate anche le morti con situazioni più croniche rispetto a quelle degli anni passati. È un grido di fronte al quale o c’è una mossa da parte di tutti o altrimenti continueremo a portarcele dietro e noi non dobbiamo permettere questo».

All’incontro odierno era presente anche l’assessore alla Cultura Eugenio Nocita che ha sottolineato: «Questi momenti sono molti importanti,  come importanti sono tutti gli incontri che l’associazione Libera organizza e che sta portando anche sul nostro territorio. Oggi l’argomento sono le mafie e per i nostri ragazzi sarà una buona occasione poter ascoltare Don Ciotti che ha dato la vita a questo tema. Ricordiamo sempre che conoscere è fondamentale per prevenire».

Il viaggio di Don Ciotti per “LiberaIdee” proseguirà nel resto della Liguria fino al 9 dicembre, giorno in cui concluderà gli appuntamenti nei giardini di corso Imperatrice a Sanremo, con un concerto natalizio che vedrà l’esibizione dei cori “Con Claudia” e “In Cordata” (dalle 16 alle 17).