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Crollano le nascite in Liguria, a salvare la statistica le straniere

2 dicembre 2018 | 14:20
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Crollano le nascite in Liguria, a salvare la statistica le straniere

Il calo demografico regionale continua a essere certificato dai dati Istat

Culle sempre più vuote in Liguria. Ancora una volta l’Istat ha confermato l’inesorabile calo delle nascite che da circa un decennio sta interessando la regione, certificando nuovamente il “debito” nei confronti delle donne di origine straniera, la cui maggior propensione ad avere figli è diventata a tutti gli effetti la forza trainante della curva demografica.

Secondo l’Istituto nazionale di statistica nel 2017 le liguri hanno avuto in media 1,14 figli per donna, lo scorso anno la media era invece di 1,30. Un diminuzione sensibile che prosegue di anno in anno, stagliandosi sempre al di sotto della media nazionale (nel 2017 pari a 1,32 figli per donna).

E se rispetto al 1995, anno in cui il numero medio di figli per donna era di 0,94, i parti sono aumentati, si tratta in ogni caso di una crescita sul lungo periodo che non si deve a una maggiore propensione delle italiane in età produttiva ad avere figli, ma all’aumento del numero delle straniere sul territorio. Tanto è vero, che se per le italiane l’indicatore è calato, quello delle donne di altra nazionalità  è cresciuto di due punti, passando da una media di 1,99 figli per donna del 2016 al 2,01 dello scorso anno.

Quanto all’età, il dispiegarsi degli effetti sociali della crisi economica ha agito direttamente sulla cadenza delle nascite. Le donne hanno accentuato il rinvio dell’esperienza riproduttiva verso età sempre più avanzate, arrivando in Liguria a 33 anni, con un divario di circa 5 anni rispetto alle straniere che vivono l’esperienza della maternità in media intorno ai 28,6 anni. Ma non solo le mamme, anche i papà sono sempre più anziani: 35,7 è l’età media degli uomini diventati genitori lo scorso ann0.

Come si legge nel dossier: «L’evoluzione della fecondità di periodo è fortemente condizionata dalle variazioni nella cadenza delle nascite rispetto all’età delle donne. L’aumento del numero medio di figli per donna registrato tra il minimo del 1995 e il 2010 si è verificato nei territori interessati dal recupero delle nascite precedentemente rinviate da parte delle donne di cittadinanza italiana e dove la presenza straniera è più stabile e radicata (quindi più nati stranieri o con almeno un genitore straniero)».

A livello nazionale, «nel 2017 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 458.151 bambini, oltre 15 mila in meno rispetto al 2016. Nell’arco di 3 anni (dal 2014 al 2017) le nascite sono diminuite di circa 45 mila unità mentre sono quasi 120 mila in meno rispetto al 2008». Il calo dei nati è particolarmente accentuato «per le coppie di genitori entrambi italiani, che scendono a 358.940 nel 2017 (14 mila in meno rispetto al 2016 e oltre 121 mila in meno rispetto al 2008). Ma «dal 2012 al 2017 diminuiscono anche i nati con almeno un genitore straniero (-8 mila) che, con mille unità in meno solo nell’ultimo anno, scendono sotto i 100 mila (99.211, il 21,7% sul totale dei nati) per la prima volta dal 2008. Tra questi sono in calo soprattutto i nati da genitori entrambi stranieri: per la prima volta sotto i 70 mila nel 2016, calano ulteriormente nel 2017 (67.933)».