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Condannata per l’omicidio del piccolo Gabriel. Chiesto affidamento in prova ai servizi sociali per Elizabete Petersone

14 dicembre 2018 | 12:35
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Condannata per l’omicidio del piccolo Gabriel. Chiesto affidamento in prova ai servizi sociali per Elizabete Petersone
Condannata per l’omicidio del piccolo Gabriel. Chiesto affidamento in prova ai servizi sociali per Elizabete Petersone
Condannata per l’omicidio del piccolo Gabriel. Chiesto affidamento in prova ai servizi sociali per Elizabete Petersone

L’istanza è stata presentata al tribunale di Sorveglianza di Bologna, dove la giovane è detenuta in semilibertà, dall’avvocato Savino Lupo

Imperia. Al tribunale di Sorveglianza di Bologna è stata presentata dall’avvocato Savino Lupo l’istanza per l’affidamento in prova ai servizi sociali per Elizabete Petersone, 27 anni, la donna di origine lettone, arrestata il 14 maggio del 2009, e condannata a 16 anni in terzo grado per la morte del figlio Gabriel di 17 mesi, in concorso con l’allora fidanzato imperiese Paolo Arrigo, 33 anni, di Imperia. I due erano stati accusati di maltrattamento con la morte della persona offesa perché il piccolo era deceduto in seguito alle lesioni provocate dalle percosse.

A Bologna, la Petersone è detenuta in semilibertà. “Elizebete, che nell’ambito di questa vicenda è accusata di una condotta omissiva, ovvero di non aver evitato la morte del bambino, senza però averlo ucciso ha sostenuto un lungo programma di risocializzazione, dopo il pentimento, prima dentro il carcere ed ora anche fuori”, spiega l’avvocato Lupo. La donna, che lavora nel campo tessile e rientra in carcere alla sera, può usufruire anche di numerosi permessi. Ha inoltre frequentato diversi corsi di studio e, spiega sempre l’avvocato, “grazie alla sua buona condotta ha ottenuto la semilibertà”. “Non dimentichiamo che non è stata lei a commettere quell’omicidio”, conclude il legale.