Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”

15 dicembre 2018 | 18:54
Share0
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”
Bordighera, inaugurato in via Dritta il presepe di “A pria presiuza”

Per realizzare il presepe sono stati utilizzati principalmente materiali di riciclo o naturali: tutti trovati a Bordighera

Bordighera. E’ stato inaugurato nel pomeriggio, all’interno di una cantina al civico 31 di via Dritta, il presepe realizzato da alcuni esponenti dell’associazione “A pria presiuza”. DonLuca Salomone, parroco di Bordighera Alta, ha benedetto l’opera affinché “possa portare luce a chi la ammirerà”.
Da circa due mesi, di sera, dopo il lavoro, Emanuele Capraro, Antonello Muzzana e Andrea Palmero hanno lavorato ore e ore per creare un grande presepe nel cuore del centro storico di Bordighera. Hanno contribuito alla realizzazione dell’opera anche Daniela Lanzoni, Patrizia Soro, Rosaria Falzone, Maddalena Muzzana e Giancarlo Chiocca della Fondazione Pompeo Mariani, che ha sede sempre a Bordighera Alta.

“Quando ero piccolo, i miei zii a Noli costruivano presepi e io andavo sempre a vederli lavorare”, spiega Emanuele Capraro, tabaccaio del centro storico, “Da ragazzini, insieme ad Andrea Palmero e altri amici dell’epoca, abbiamo costruito il nostro primo presepe, usando sabbia e tavole e riproducendo la chiesetta di Sant’Ampelio”. Da questa passione, nata circa 30 anni fa, è maturata l’idea di realizzare un presepe per il paese. E così, proprio come avevano fatto da bambini, Emanuele, Andrea, con Antonello e altri amici, hanno dato vita alla loro creazione, ottenendo un eccellente risultato.

Per realizzare il presepe sono stati utilizzati principalmente materiali di riciclo: come legni della Scibretta, segatura e persino un fazzoletto, usato per fare una tenda. Poi cemento a pronta presa, rete metallica e schiuma, normalmente utilizzata in edilizia come isolante, per modellare il paesaggio.

La collezione di statuine è di Emanuele, che le ha messe a disposizione dell’associazione.

L’inaugurazione del presepe, è terminata con un rinfresco offerto dal bar White Moon, dalla panetteria Mirella, dal ristorante trattoria Garibaldi e dalla parrucchiera Manu.

All’interno dell’Oratorio di San Bartolomeo degli Armeni, invece, per il secondo anno consecutivo, don Luca ha allestito una mostra di presepi. Da quello minuscolo, racchiuso in una scatolina rossa, a un presepe di circa due metri di lunghezza, che occupa l’abside. Si possono ammirare anche presepi in legno, in stoffa e in ceramica realizzati a mano.