Aids: nell’Imperiese una battaglia ancora in corso, soprattutto fra i più giovani
I dati dell’Asl1 in occasione della 30esima “Giornata mondiale contro l’Hiv”
Imperia. 15 nuovi casi di infezione da Hiv diagnosticati da gennaio ad oggi, due in più rispetto allo scorso anno, per un totale di circa 350 persone con infezione da Hiv seguite dagli ambulatori del reparto malattie infettive dell’Asl 1 Imperiese.
Sono alcuni numeri di una battaglia ancora in corso. Quella contro l’Aids. Un virus che, malgrado faccia meno paura e meno notizia rispetto agli anni Ottanta, continua a diffondersi, soprattutto tra i giovani. A tracciarne una panoramica è l’Azienda sanitaria locale in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, da 30 anni ricordata in tutto il mondo ogni 1° dicembre.
Secondo l’Asl, come si legge in una nota, «il dato conferma sostanzialmente il trend degli anni precedenti» e in particolare uno spostamento dell’età dei pazienti nella fascia dai 35 ai 44 anni, di cui il 76,9% di sesso maschile, e una prevalenza del contagio a causa di rapporti sessuali non protetti sia omosessuali che eterosessuali. L’età media è di 39 anni per gli uomini e 36 anni per le donne ma l’incidenza più alta è stata osservata nella fascia d’età 25-29 anni.
Per abbattere queste cifre, l’Asl ricorda che «grazie ai progressi della ricerca, oggi esistono numerosi farmaci che possono colpire questo virus e, soprattutto inibirne la moltiplicazione. L’ infezione da Hiv si è infatti trasformata da una infezione mortale ad una infezione controllabile con differenti farmaci. I pazienti affetti da questa infezione, se seguiti regolarmente nei centri di malattie infettive, possono condurre una vita normale: lavorare, viaggiare, avere dei figli. Il rischio di trasmissione dell’infezione dalla madre al bambino è ormai ridotta quasi a zero purché la donna segua l’assunzione dei farmaci in gravidanza».
Dopo oltre trent’anni dalla scoperta del virus Hiv si può affermare che «è impossibile la trasmissione dell’infezione tramite la trasfusione di sangue e derivati; si è notevolmente ridotta la trasmissione materno-fetale almeno in Europa e nel Nord America; e per merito delle campagne informative e di prevenzione, non avviene quasi più lo scambio di siringhe tra soggetti tossicodipendenti».
Nonostante questi passi in avanti, la stessa Asl raccomanda di «non abbassare la guardia» e proprio per questa ragione, in concomitanza alla ricorrenza odierna, con la collaborazione di Anlaids Liguria Onlus “A. Terragna”, aprirà il proprio ambulatorio di malattie infettive per effettuare gratuitamente il test Hiv. L’ambulatorio situato al piano 1 del Padiglione Giannoni dell’ Ospedale di Sanremo in Via Borea n° 56, resterà aperto dalle 8.30 alle 12.30. Per effettuare il test è necessario presentarsi muniti di documento sanitario valido (tessera sanitaria, STP, ENI), non è necessario essere a digiuno. I minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore. In tale occasione sarà possibile, per chi lo richieda, avere un colloquio con un medico infettivologo per informazioni su Hiv ed altre infezioni sessualmente trasmesse.
«Questa iniziativa “open morning” ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione generale e soprattutto i giovani allo screening Hiv con l’accesso al test gratuito. Negli ultimi anni l’organizzazione mondiale della sanità ha indicato un preciso obiettivo per controllare l’epidemia di Hiv/Aids entro il 2020 (il cosiddetto obiettivo 90-90-90) che prevede di: diagnosticare il 90% delle infezioni da Hiv, mantenere in terapia anti Hiv il 90% delle persone con diagnosi di Hiv, ottenere l’abbattimento della carica virale nel 90% delle persone in terapia. Raggiungendo tutti e tre questi obiettivi, i decessi Aids correlati diminuirebbero drasticamente, e calerebbe anche il tasso di nuove infezioni da Hiv».