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Ventimiglia, ultimi giorni della campagna di scavo 2018 al sepolcreto tardoantico

6 novembre 2018 | 12:01
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Ventimiglia, ultimi giorni della campagna di scavo 2018 al sepolcreto tardoantico

Mercoledì 7 novembre dalle 14.30 alle 17 l’area sarà aperta al pubblico

Ventimiglia. Si stanno concludendo in questi giorni le indagini archeologiche del sepolcreto tardoantico nell’area delle mura settentrionali della città romana di Albintimilium, condotte dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri con concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tramite la Soprintendenza per i Beni Archeologici e del Paesaggio della Liguria.

Gli scavi svolti in questi anni, diretti dalla dott.ssa Daniela Gandolfi, hanno permesso la migliore definizione della topografia settentrionale della città romana a nord della ferrovia, con la scoperta di un ampio tratto delle mura, di una porta urbica, evidente collegamento con i fondi agricoli della retrostante Val Nervia, di un cardine minore, nonché di un’articolata stratigrafia che dal I secolo a.C. giunge sino al VII secolo.

Di notevole interesse in particolare è stata la scoperta di un ampio sepolcreto (al momento di oltre 200 mq) con decine di tombe di diversa tipologia, in anfora, in cassa litica o laterizia, alla cappuccina, in fossa terragna, entro sarcofagi litici, che a partire dalla seconda metà del V secolo, si impostò nell’area immediatamente a nord delle mura ormai abbandonate. Durante la campagna in corso, con l’apporto dell’Impresa De Villa CLS di Ventimiglia, si è proceduto all’apertura di uno dei 10 sarcofagi litici, al cui interno sono stati individuati e accuratamente prelevati i resti di un numero minimo di 13 individui, attualmente in corso di studio da parte di Valeria Amoretti, funzionario antropologo del Parco Archeologico di Pompei.

Le ricerche sono anche proseguite in un’area assai prossima al settore a sarcofagi che ha rivelato nuovi interessanti tipologie sepolcrali non ancora documentate nella stessa Ventimiglia. I lavori, seguiti con attenzione anche dalla Soprintendenza della Liguria nella persona del funzionario dott. Stefano Costa, proseguono l’ormai decennale attività dell’Istituto nel territorio di Albintimilium, attività di ricerca iniziata già negli anni trenta del secolo scorso dal grande archeologo ligure Nino Lamboglia, fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, al cui instancabile lavoro si deve la riscoperta di buona parte della città antica.

Alle indagini archeologiche di quest’anno, dirette dalla dott.ssa Daniela Gandolfi, coadiuvata dall’équipe di scavo dell’IISL, Lorenzo Ansaldo, Viviana Pettirossi, Claudio Mastrantuono, Sandro Lorenzelli, Emiliana Martini, Valeria Amoretti, hanno parte studenti provenienti da diverse università italiane (Torino, Padova, Ferrara, Catania) e straniere (Boston, Dublino) e numerosi volontari.

L’area archeologica delle mura settentrionali (Via Porta di Provenza) sarà “aperta alla cittadinanza” mercoledì 7 novembre dalle 14.30 alle 17. Gli archeologi dell’équipe dell’IISL accoglieranno studenti, studiosi, giornalisti e tutta la cittadinanza descrivendo le ultime importanti scoperte sulla città romana di confine. Alle 17.15, in collaborazione con il Polo Museale e la Soprintendenza della Liguria, nello spazio conferenze dell’Antiquarium (Corso Genova 134) gli stessi archeologi dell’équipe di scavo, il dott. Stefano Costa della Soprintendenza, Giulio Montinari e Sara Chierici del Polo Museale, descriveranno con maggior dettaglio i primi risultati dello scavo archeologico 2018 e le iniziative programmate dalla direzione scientifica dell’area archeologica di Nervia per l’autunno e l’inverno 2018-2019.

L’evento, organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria e Polo Museale della Liguria, si terrà anche in caso di pioggia, limitandosi alla seconda parte in Antiquarium, con relazioni sempre dalle 17.15. L’ingresso è gratuito.