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Ventimiglia, Non una di meno: “Contro la violenza l’arma più potente sono i centri di ascolto e la sorellanza”

25 novembre 2018 | 12:29
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Ventimiglia, Non una di meno: “Contro la violenza l’arma più potente sono i centri di ascolto e la sorellanza”
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Ventimiglia, Non una di meno: “Contro la violenza l’arma più potente sono i centri di ascolto e la sorellanza”
Ventimiglia, Non una di meno: “Contro la violenza l’arma più potente sono i centri di ascolto e la sorellanza”

“L’80% delle violenze sulle donne avviene tra le mura domestiche e il peperoncino non serve a nulla”

Ventimiglia. “Oggi, 25 novembre, giornata contro le violenze di genere, il partito della Lega è in piazza a Ventimiglia per regalare alle donne (prima le leghiste) spray al peperoncino contro violenti e aggressori. Credono, ancora una volta, di poter strumentalizzare i nostri corpi per costruire politiche sessiste e razziste”. E’ scritto nel volantino distribuito oggi a Ventimiglia da donne e uomini aderenti all’associazione “Non una di meno” che sono scesi in piazza contro l’iniziativa della sezione cittadina della Lega, che ha distribuito spray al peperoncino alle donne in via Repubblica.


“La violenza sulle donne si combatte con la sorellanza e con i centri antiviolenza, non di certo con lo spray al peperoncino”, dichiarano le attiviste, che insieme al volantino hanno distribuito i numeri di telefono dei centri antiviolenza presenti in provincia di Imperia, “Distribuire lo spray alle donne è come voler curare il cancro con un cerotto. L’80% delle violenze sulle donne avviene tra le mura domestiche e il peperoncino non serve a nulla. Per questo abbiamo deciso di distribuire un’arma più potente e più utile: i contatti dei centri antiviolenza presenti a Imperia, Sanremo e Ventimiglia”.

Secondo “Non una di meno”, lo spray al peperoncino è anzi controproducente per le donne stesse: “Dà una sensazione di insicurezza e di falsa emergenza”, spiegano, “In realtà volendo guardare i dati ufficiali che vengono resi noti dalle forze dell’ordine questa emergenza non esiste. Inoltre fa credere che la violenza sia solo fisica, ma così non è. Anzi, la violenza è innanzitutto psicologica: quando si arriva alla violenza fisica significa che la donna ormai è sottomessa”.

Gli attivisti hanno mostrato anche alcuni cartelloni: “Con il razzismo non ci avete fregato: chi stupra è un uomo non un immigrato”; “Il boia ha le chiavi di casa”; “Le strade sicure le fanno le donne libere” e “No alla violenza di genere e alle politiche patriarcali e razziste del governo”.

“Ho rischiato di essere uccisa due volte”, racconta Laura, “Mi ricordo il rumore che fa la testa spaccata sulle piastrelle, e so cosa si prova quando si soffoca. Se sono salva è per qualcuno che mi ha dato questo numero (dice, mostrando i recapiti del centro antiviolenza, ndr). Questa è l’arma”.

“In quello che fa la Lega c’è sempre del paternalismo”, aggiungono le femministe, “C’è il messaggio che l’uomo sia superiore alla donna e quindi la protegge in modo paternalistico. Invece noi donne ci proteggiamo tra di noi”.

Da combattere, oltre alla violenza fisica, anche il cyberbullismo sessista: un fenomeno largamente diffuso sui social, soprattutto in Italia. “Gli insulti alle donne, sono sempre di natura sessuale”, concludono, “E nessuno fa nulla per bloccare questo fenomeno dilagante e pericoloso che mostra quale sia, ancora oggi, l’opinione che si ha delle donne”.

Centri antiviolenza in provincia: numero gratuito con segreteria sempre attiva 8001866060

Imperia, viale Matteotti, 28. Lunedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12; martedì dalle 14 alle 17; mercoledì dalle 9 alle 13.
Saremo, via Peirogallo, 16. Lunedì e mercoledì dalle 14 alle 17 (tel: 01841919623).
Ventimiglia, piazza XX Settembre (sede servizi sociali). Giovedì dalle 14 alle 17 (tel: 01846183202)