Rivieracqua, sul riordino sindaci favorevoli a maggioranza: Sanremo si astiene




All’ordine del giorno il futuro del sistema idrico integrato. Nessun delegato da parte del comune capoluogo
Imperia. L’assemblea dei sindaci approva la delibera conseguente la censura presentata dal primo cittadino di Diano MarinaGiacomo Chiappori a proposito dei comuni che non hanno fatto ancora ingresso nel Consorzio dell’acqua pubblica.
Il Comune di Sanremo rappresentato dall’assessore all’Ambiente Eugenio Nocita si è astenuto.
I primi cittadini prima di impegnarsi vogliono conoscere determinati passaggi, in particolare la decisione del tribunale sul piano concordatario presentato dal presidente Gian Alberto Mangiante.
Non ha inviato rappresentanti, invece, il Comune di Imperia.
Nella delibera della Provincia sono stati rifissati i termini per il riordino del sistema idrico integrato, con l’obiettivo di giungere al gestore unico Rivieracqua.
Il provvedimento, con una lieve modifica chiesta dal sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra, è stato approvato dall’assemblea dei sindaci con 27 voti favorevoli e un’astensione del Comune di Sanremo. Approvazione all’unanimità invece da parte del consiglio provinciale, che ha anche approvato all’unanimità le altre pratiche in discussione come il Piano di riassetto organizzativo dell’Ente, le variazioni di bilancio e il prelevamento dal Fondo di riserva, la liquidazione e la chiusura della Società di promozione per lo sviluppo economico nell’Imperiese srl.
Il Presidente Fabio Natta commenta con soddisfazione: “L’assemblea dei sindaci ha approvato un provvedimento che è un passo determinante verso il compimento dell’iter per arrivare alla gestione unica del servizio idrico integrato. Il Consiglio provinciale, una voltà di piu’, ha dimostrato la sua compattezza esprimendo voto favorevole all’unanimità su tutte le pratiche. In particolare, tra le delibere approvate,. spiccano quelle del Piano riorganizzativo dell’ente, documento programmatico che rimodella settori, servizi e uffici in base alle funzioni rimaste in capo alla Provincia e alle risorse umane a disposizione, e quelle di natura prettamente finanziaria, che assicurano contributi per assicurare i servizi di nostra competenza”.