Sanremo, rifiuti ingombranti depositati sulla costa dalle mareggiate: ecco come smaltirli

16 novembre 2018 | 12:05
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Sanremo, rifiuti ingombranti depositati sulla costa dalle mareggiate: ecco come smaltirli

Quelli ferrosi devono essere conferiti in maniera differenziata entro 60 giorni, quelli legnosi possono essere bruciati

Sanremo. CNA rende noto a tutti gli iscritti che il Comune ha emanato l’ordinanza sindacale sulla gestione del materiale ligneo depositato dalle recenti mareggiate per il prelievo e la successiva combustione.

L’ordinanza dispone che i rifiuti ingombranti, ferrosi e indifferenziati non recuperabili devono essere conferiti, in maniera differenziata entro e non oltre il termine di 60 giorni a partire dal 13 novembre, in cassoni scarrabili temporaneamente posizionati in zone facilmente accessibili da mezzi ed operatori. I rifiuti legnosi, invece, devono essere temporaneamente mantenuti sui litorali per la messa a disposizione dei privati cittadini e/o successiva combustione, nel rispetto delle prescrizioni operative di cui alla DGR 1058/2015.

Il materiale va accatastato e privato di eventuali materiali estranei (ad esempio carta, plastica, gomme ecc.). I privati cittadini sono autorizzati a prelevare il materiale ligneo depositato ai fini della combustione in impianti termici civili, previa separazione da altri materiali (ad esempio carta, plastica, gomme ecc.).

Il prelievo del materiale ligneo dovrà avvenire senza l’ausilio di mezzi meccanici, e i singoli cittadini saranno ritenuti responsabili delle operazioni, manlevando il Comune  da ogni eventuale danno causato verso terzi. Il materiale ligneo residuale non lavorato o con evidenti segni di inquinamento rimasto sugli arenili, a seguito del prelievo dei privati cittadini, se non inviato a impianti autorizzati al trattamento di biomasse, può essere bruciato entro il termine di 90 giorni, secondo le seguenti modalità:

1. deve essere disposto in cataste di piccole dimensioni, inferiori a tre metri cubi steri, possibilmente asciutto o con bassa umidità per limitare la produzione di fumo;
2. ogni catasta deve essere predisposta in modo da garantire una corretta ossigenazione per ridurre al minimo il rischio di combustioni incomplete.
3. Non devono essere utilizzati materiali di innesco tossici per l’ambiente se non nelle quantità indispensabili per l’accensione
4. Le operazioni devono essere effettuate in condizioni di vento favorevole all’allontanamento dei fumi dal centro abitato e costantemente sorvegliate per permettere l’immediato spegnimento in caso di pericolo per la popolazione o i luoghi circostanti;
5. prima dell’accensione di una nuova catasta occorre attendere il completo e naturale spegnimento della precedente. Quindi non è possibile la presenza contemporanea di più roghi nello stesso luogo o in luoghi vicini;
6. deve essere garantito il contenimento delle ceneri prodotte in modo da limitarne la dispersione. A tal fine è preferibile la formazione delle cataste su piazzali in cemento o in terra “extra battuta” al fine di favorire la rimozione delle ceneri che dovranno essere gestite come rifiuti. Se tale operazione è effettuata sul suolo, per eliminare i residui della combustione, dopo lo spegnimento deve essere rimossa una porzione adeguata di suolo.
7. Deve essere posto in atto qualunque accorgimento permetta di ridurre al minimo il rischio ambientale o rischi per la salute.