Sabato la presentazione del volume di Enzo Ferrari “La Grande guerra nel pallone”
Tre stadi liguri il “De Ferrari” di Genova, il “Ciccione” di Imperia e il “Picco” di La Spezia dedicati a eroi caduti nella Prima guerra mondiale
Imperia. “La Grande Guerra nel pallone”, l’ultimo libro dello storico e scrittore genovese e imperiese d’adozione Enzo Ferrari sarà presentato sabato 1° dicembre alle ore 17,30 nell’ “Aula dei Comuni” della Provincia a cura del Circolo Parasio con l’introduzione di Simona Gazzano.
“Atleti ed eroi dello sport -spiega Ferrari – in particolare del calcio degli esordi, li troviamo sovente quali volontari nella Grande Guerra. Giovani fanti, alpini o bersaglieri travolti dai tragici eventi al fronte, sul Carso, sull’Isonzo o su qualche montagna divenuta famosa proprio con le vicende belliche: Pasubio, Monte Grappa, Monte Nero, Ortigara. In particolare nei primi tre mesi Ferraris, Picco e Ciccione, trovarono la morte o furono seriamente feriti proprio su questi monti. Ai tre soldati/giocatori furono intitolati altrettanti campi sportivi della Liguria, Genova, Spezia e Imperia”.
Le loro storie, assieme a quelle degli stadi, si trovano, dunque, nell’ultima fatica di Enzo Ferrari, “La Grande Guerra nel pallone. Ciccione Ferraris Picco. Gli stadi di calcio della Liguria”, edito da Lo Sprint di Genova.
Nel volume si trovano fotografie, documenti inediti reperiti presso archivi privati e pubblici, biblioteche, testimonianze di familiari di Ciccione e Ferraris, notizie fornite dalle squadre di calcio anche su altri impianti italiani costruiti durante il Ventennio fascista. Partendo dalla Liguria lo sguardo si allarga, infatti, all’Italia intera.
“La Grande Guerra nel pallone” -conclude il dirigente del Circolo Parasio Marco Revello – parla degli stadi dedicati a giocatori morti in guerra, di quelli cosiddetti del Littorio e dei calciatori italiani periti al fronte o per malattia. Chiunque ami il calcio, la storia, le vicende di questi stadi, o sia curioso sui motivi che hanno portato alla loro intitolazione, potrà trovare motivi di interesse dalla lettura del libro”.
Il professor Fabio Caffarena, docente di Storia contemporanea all’Universita di Genova e Direttore dell’Archivio Ligure della Scrittura Popolare ha scritto la prefazione del libro