“Muretti a secco” Patrimonio dell’Umanità e Taggiasca Dop, De Andreis: “Così possiamo salvare l’identità della Liguria”

“Un riconoscimento per le migliaia di agricoltori che in Liguria per secoli hanno terrazzato le colline per renderle coltivabili” – sottolinea il presidente del Comitato Promotore Taggiasca Dop
Imperia. L’Unesco ha iscritto “L’Arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’Umanità.
“Un riconoscimento per le migliaia di agricoltori che in Liguria per secoli hanno terrazzato le colline per renderle coltivabili, che certifica le loro fatiche e valorizza i prodotti che da quei terreni sono arrivate sulle tavole di tanti consumatori – sottolinea Roberto De Andreis, presidente del Comitato Promotore Taggiasca Dop – Una decisione che va nella direzione che il nostro Comitato ha intrapreso da tempo. Quanto più saremo in grado di tutelare a livello internazionale territorio e prodotti, collegandoli e sostenendoli in modo sistematico, tanto più potremo salvare l’identità e il futuro della Liguria garantendo occupazione a tutti i giovani che vogliono investire in agricoltura”.
L’Unesco sottolinea come i muretti a secco dimostrano l’armoniosa relazione tra gli uomini e la natura e allo stesso tempo rivestono un ruolo vitale per prevenire le frane, le inondazioni e le valanghe, per combattere l’erosione del suolo. “Tutto questo può avvenire solo se sul territorio ci sono gli agricoltori – conclude Roberto De Andreis – E questi agricoltori hanno bisogno di prodotti riconosciuti, come la Taggiasca Dop, per affrontare la concorrenza sui mercati”.