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Imperia, processo per mancato ritiro patente del marito di ex procuratore Geremia. “Deve tornare a Torino”

8 novembre 2018 | 16:14
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Imperia, processo per mancato ritiro patente del marito di ex procuratore Geremia. “Deve tornare a Torino”

Abuso di ufficio contro l’ex carabiniere in congedo, Gianfranco Cabiddu, marito dell’ex procuratore di Imperia e l’allora comandante dei carabinieri della compagnia di Imperia, David Egidi

Imperia. Si è aperto stamani davanti al giudice collegiale di Imperia, con una eccezione territoriale, il processo per abuso di ufficio che vede alla sbarra l’ex carabiniere in congedo Gianfranco Cabiddu, marito dell’ex procuratore di Imperia, Giuseppa Geremia (la cui posizione è stata archiviata) e l’allora comandante dei carabinieri della compagnia di Imperia, David Egidi.

Il processo è scaturito da una inchiesta che riguarda il presunto mancato ritiro della patente, da parte dei carabinieri di Imperia, al marito dell’allora procuratore, quando questi aveva commesso un’infrazione al codice della strada in Sardegna. Nell’ambito dello stesso procedimento, lo scorso 16 maggio, era stato condannato, dal gup Anna Bonsignorio, a un anno di reclusione (pena sospesa) il colonnello Luciano Zarbano: all’epoca dei fatti comandante provinciale dei carabinieri.

A difendere Cabiddu è l’avvocato Mauro Anetrini di Torino. A inizio del processo il legale ha sollevato l’incompetenza della sede processuale di Imperia, sostenendo che il procedimento debba tornare a Torino, dov’era stato trasferito all’epoca in cui era ancora indagato l’ex procuratore, essendo quella la sede competente a decidere per giudici e magistrati. “La Corte di Cassazione”, ha detto, “Afferma che una volta radicato il processo in una sede, non è possibile la regressione in quella in cui si ipotizza sia stato commesso il reato”.