Giulio Ambrosini si dissocia dal presidente Marco Siccardi: “Siamo una associazione culturale, non politica”
Appena nato il movimento perde i pezzi. Su Ambrosini e Marco Siccardi la mannaia dell’espulsione dal Carroccio
Sanremo. “In relazione alle dichiarazioni rilasciate da Marco Siccardi, presidente e portavoce dell’associazione culturale “Lega Ligure” dichiaro di esserne stato completamente all’oscuro e di volermi totalmente dissociare”.
Giulio Ambrosini, ex segretario provinciale della Lega defenestrato per aver partecipato come spettatore a una convention dell’allora candidato sindaco del capoluogo Claudio Scajola prende le distanze dalle esternazioni di uno dei fondatori della neonata formazione, Marco Siccardi.
“L’associazione -prosegue Ambrosini – di cui sono segretario è nata con l’intento di avviare un percorso prettamente culturale e non politico. È necessario che io rassegni le mie dimissioni dall’associazione”.
Su Giulio Ambrosini e Marco Siccardi pende il pericolo dell’espulsione dal Carroccio come adombrato sui giornali dal commissario provinciale della Lega Alessandro Piana. “L’accelerazione di Siccardi significa – conferma Ambrosini il timore del cartellino rosso – chiamarsi fuori dal partito, farsi dare del traditore. Cosa che non è nel mio intento”.
Siccardi membro del collegio dei probiviri del Carroccio a livello regionale ed ex capo delle “camicie verdi” aveva certamente sottolineato il profilo culturale del sodalizio che si rifa alle origini federaliste della Lega di Umberto Bossi e di Gianfranco Miglio contrapposte al nazionalismo di Matteo Salvini, ma anche la possibilità concreta di un impegno diretto o indiretto nella prossima tornata elettorale nella città dei fiori, tanto che si vocifera di un patto elettorale al primo turno con una forza di destra.