Gabrielli rinuncia alla cittadinanza onoraria, i capi gruppo consiliari di maggioranza: “Fatto un torto a Imperia”
“È un evento di una gravità tale che i consiglieri responsabili, a partire da Maria Nella Ponte fino a giungere a Luca Lanteri, dovrebbero avere l’onestà di chiedere scusa alla città”
Imperia. “Quanto accaduto nella serata di ieri rappresenta una delle pagine più brutte e tristi della storia di Imperia. A causa di una parte di opposizione, che non perde occasione per mostrare rancore e ostacolare il rilancio della città, il capo della polizia ha rinunciato alla cittadinanza onoraria conferitagli dalla città di Imperia” – commentano i capi gruppo consiliari di maggioranza Vincenzo Garibbo, Claudio Ghiglione, Daniele Ciccione.
“È un evento di una gravità tale che i consiglieri responsabili, a partire da Maria Nella Ponte fino a giungere a Luca Lanteri, dovrebbero avere l’onestà di chiedere scusa alla città. Perché ieri non è stato fatto un torto all’Amministrazione guidata dal sindaco Claudio Scajola, è stato fatto un torto, un danno, all’immagine dell’intera città di Imperia.
Non è accettabile che su una proposta del genere consiglieri comunali usino parole così pesanti nei confronti di un’istituzione dello Stato, parole che – come abbiamo appreso dalla stampa – verranno vagliate anche in altre sedi. Così come non è accettabile che un altro consigliere comunale strappi, in maniera scomposta, l’invito a una cerimonia nel corso di una seduta.
Sgombriamo il campo da ogni dubbio. Non c’era alcuna questione di opportunità legata alla cittadinanza onoraria al capo della polizia. Le indagini del processo di Reggio Calabria, più volte evocato, si sono concluse ormai da due anni. Adesso la palla è in mano ai giudici. Purtroppo ormai abbiamo capito che, vista la difficoltà di opporsi a un’amministrazione che in pochi mesi sta cambiando il volto della città, si cerchi di portare il confronto a livelli così bassi.
Da parte di tutta la maggioranza esprimiamo la massima solidarietà al prefetto Franco Gabrielli per questa inqualificabile e indegna posizione assunta da una parte della minoranza consiliare verso un servitore dello Stato e e rinnoviamo con senso di responsabilità la nostra stima al Sindaco, convinti che la città non meriti questi atteggiamenti perversi, fortunatamente di pochi, che nulla hanno a che vedere con programmi e contenuti, sulla base di un serio e obiettivo confronto.
Poteva essere un momento di festa per tutta la comunità imperiese. Purtroppo non lo sarà. E questo la città non lo meritava. Sul caso delle question time, infine, il nostro regolamento parla chiaro: le question time devono essere presentate entro le 12 del giorno feriale precedente al Consiglio comunale. Nel nostro caso entro venerdì 23. Non a caso, tutte le altre question sono arrivate entro quel termine, che è stato chiaro a tutti tranne che alla consigliera grillina” – dicono i capi gruppo consiliari di maggioranza.