Cala la vendita di crisantemi al mercato dei fiori di Valle Armea

6 novembre 2018 | 12:54
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Cala la vendita di crisantemi al mercato dei fiori di Valle Armea

Il direttore Barbagelata fa un primo bilancio stagionale in attesa della vendita all’asta

Sanremo. Va in archivio con moderata soddisfazione il primo grande evento stagionale legato alla floricoltura nella Riviera dei Fiori. La commemorazione dei nostri defunti e la collegata vendita dei crisantemi rappresentano da decenni una boccata d’ossigeno per il comparto floricolo.

“Non è più così – spiega Franco Barbagelata, da 18 anni direttore del Mercato dei Fiori di Valle Armea a Sanremo per conto di Amaie Energia nel corso degli ultimi anni questa coltivazione si è ridotta di molto a causa della contestuale riduzione dei prezzi che, facendo due calcoli, è quasi in linea con i prezzi praticati negli anni ’70 e ’80”. “Quest’anno poi il meteo che ha proposto temperature particolarmente elevate nella seconda metà di ottobre, ha bloccato la fioritura di questa pianta particolare, e per soddisfare la bilancia richiesta/offerta molti crisantemi sono arrivati dal sud Italia, in particolare dalla Puglia e dalla Campania”.

E così quello che era considerato un primo importante snodo positivo nella stagione per i floricoltori sta perdendo mterreno… “E’ cambiato anche il modo di acquistare all’ingrosso i crisantemi – suggerisce Barbagelata – che sempre meno vengono portati alla contrattazione sul plateatico del Mercato e sempre più spesso vengono comprati sulla pianta dopo una trattativa forfettaria con il produttore”. Rispetto all’anno scorso, i prezzi hanno tenuto? “Direi di no – conferma il Direttore – dato che ci risulta un calo di quasi il 20% del prezzo medio di vendita tra produttore e commerciante. Secondo alcune stime si è passati da 70 a 55 centesimi per i crisantemi più comuni, fermo restando punte di circa 3 euro a stelo per i crisantemi più pregiati come i ‘Turner'”.

Al di fuori della festività di inizio novembre, i crisantemi si vendono anche il resto dell’anno? “Non in Italia dove questo bellissimo fiore è strettamente legato al culto dei defunti. Pochissimi penserebbero di regalare un mazzo di crisantemi per un compleanno o ricorrenze simili, mentre nel resto d’Europa da dicembre in poi i crisantemi si vendono per ogni occasione”.

I prossimi appuntamenti con festività che consentono exploit di vendite riguardano il Natale, San Valentino, la Festa della Donna, Pasqua e la Festa della Mamma. Entro la fine di novembre ritorna sul Mercato dei Fiori la vendita all’asta. “E’ da qualche anno – conclude Barbagelata – che la facciamo e funziona bene. Il prodotto è molto locale e di altissima qualità, si parla di ranuncoli, anemoni, papaveri, ginestra, i diversi tipi di mimosa e verde ornamentale. I garofani e le rose, a causa degli eccessivi costi di produzione, non sono quasi più coltivati dalle nostre parti ma arrivano anche da Paesi molto lontani”.