Bordighera, vandali scardinano porta del Marabutto. Ennesimo danno all’antica polveriera

24 novembre 2018 | 19:19
Share0
Bordighera, vandali scardinano porta del Marabutto. Ennesimo danno all’antica polveriera
Bordighera, vandali scardinano porta del Marabutto. Ennesimo danno all’antica polveriera
Bordighera, vandali scardinano porta del Marabutto. Ennesimo danno all’antica polveriera
Bordighera, vandali scardinano porta del Marabutto. Ennesimo danno all’antica polveriera

Area interamente riqualificata nel 2015 per volere dell’amministrazione Pallanca

Bordighera. Il “Marabutto”, l’antica polveriera che domina capo Ampelio, la scorsa notte è stata nuovamente oggetto di atti vandalici. Ignoti si sono introdotti all’interno della costruzione in pietra, trasformata dagli architetti Aldo Panetta e Alessandro Liotta in una sorta di museo, sempre chiuso al pubblico ma fruibile dall’esterno, che contiene parte della storia della “Città delle Palme”, abbattendo la porta, probabilmente a calci e lasciando una scritta sullo specchio inclinato che serviva per mostrare allo spettatore esterno le meraviglie contenute nella polveriera. “Omi era qui, suca”, si legge.

Avvisati del danno, sul posto sono accorsi gli agenti della polizia locale che hanno messo in sicurezza l’area.

Da quando, il 15 maggio del 2015, l’area che ospita il Marabutto è stata riqualificata per volere dell’amministrazione Pallanca, non ha mai smesso di attirare vandali. Per abbellire il piazzale nel cuore della Pineta, il Comune ha speso 42.104,73 euro oltre Iva.
Ignoti hanno più volte rubato la grossa conchiglia incastonata in una delle quattro finestrelle della struttura, lasciato scritte volgari sullo stendardo che raffigura la rosa dei venti e danneggiato in vario modo il museo, per esempio inserendo fili di ferro all’interno dello spioncino della porta dove era incastrato un piccolo veliero.

Tra le leggende che si potevano ammirare all’interno del museo, quella triste, ma amatissima dai cittadini, di Magiargé e Boabil: bellissima schiava, lei, e pirata saraceno, lui, che se ne innamorò e la portò con sé per il Mar Mediterraneo, da Granada fino a Bordighera, dove la donna morì nonostante le cure riservatele dagli abitanti.