Bordighera sarà il primo Comune in provincia di Imperia ad essere “Plastic Free”. Il progetto del consigliere Gavioli



Per limitare l’utilizzo del polietilene, favorendo il riciclaggio, e aiutando così ambiente e animali
Bordighera. “Al grido di #SalviamoIlNostroMare, il Consigliere Claudio Gavioli ha presentato ieri il suo progetto per combattere la plastica che inquina pericolosamente le nostre acque”. Ad annunciare il progetto “Bordighera Plastic Free”, volto a limitare l’utilizzo del polietilene, favorendo il riciclaggio, e aiutando così ambiente e animali, è stato il sindaco Vittorio Ingenito, che ha poi lasciato la parola al suo consigliere.
“Si tratta di un progetto che parte da altri Comuni che vivono di mare, nato nell’isola di Lampedusa, e piano piano arrivato sulle coste liguri”, ha spiegato Claudio Gavioli, che ha dichiarato di essersi ispirato “agli interventi dei consiglio comunali prima di Vernazza e poi di Porto Venere”, che “ mi hanno dato l’input per essere il primo Comune della provincia di Imperia a cercare di eliminare la plastica monouso sia dalla vendita, sia dall’utilizzo nella somministrazione di alimenti e bevande”.
Vernazza e Porto Venere hanno già firmato ordinanze “rivoluzionarie” che entreranno in vigore all’inizio del 2019. Nei documenti adottati dai due Comuni si legge che “tutte le attività ristorative e ricettive, chi produce alimenti e vende cibo da asporto per la distribuzione dovranno utilizzare contenitori e stoviglie di plastica biodegradabili”, inoltre, sempre per quanto riguarda i Comuni delle Cinque Terre, “anche sui sentieri del Comune si potrà accedere solo con bottiglie riutilizzabili. Chi accederà ai percorsi riceverà insieme al biglietto, pagando con un piccolo sovrapprezzo, una bottiglietta riutilizzabile e un invito a riempirla d’acqua alle fontane pubbliche del paese”. Un’ordinanza analoga, adattata a Bordighera, verrà firmata nei prossimi giorni anche dal sindaco Ingenito.
“Il progetto non è altro che un modo di seguire una normativa della Comunità Europea che prevede, nel 2021, la cessazione della vendita di questi materiali”, ha aggiunto Gavioli, “Siccome questa è un’ottima intuizione, sarebbe bello e opportuno che i Comuni che si affacciano sul mar Mediterraneo la sviluppassero prima rispetto alla data prevista dall’Europa. Iniziando adesso possiamo vedere dei miglioramenti nei prossimi anni”.