Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento

2 novembre 2018 | 13:27
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Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento
Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento
Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento
Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento
Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento
Bordighera, nessun danno strutturale alla chiesetta di Sant’Ampelio: il mare ha scavato sotto il pavimento

La visita del funzionario della Soprintendenza genovese. Si è parlato anche del “pontino” distrutto dalla mareggiata

Bordighera. Un sopralluogo all’interno della cripta della chiesetta di Sant’Ampelio per valutarne i danni causati dalla mareggiata è stato effettuato stamane dalla dottoressa Maria Bottaro, funzionaria della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, accompagnata dal parroco don Luca Salomone, dal sindaco Vittorio Ingenito, dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Laganà e da alcuni tecnici.

“Abbiamo verificato che fortunatamente all’interno della cripta non ci sono danni strutturali”, ha dichiarato al termine della visita il sindaco Ingenito, “Ci sono però tanti lavori di ripristino da effettuare”. La forza della mareggiata che ha divelto la porta di accesso alla cripta, infatti, ha mandato in frantumi l’impianto di deumidificazione.
“Oltre a portare via la porta”, ha aggiunto don Luca, “Il mare ha distrutto la pavimentazione della cripta”. E non è tutto: le onde hanno scavato nel terreno sottostante il pavimento. “Per questo”, ha spiegato il parroco, “Avremo necessità di un’assistenza archeologica per vedere se è emerso qualcosa di nuovo sotto le antiche pavimentazioni”.

Oltre alla chiesetta di Sant’Ampelio, questa mattina si è parlato anche della scala di cemento che dal sagrato dell’edificio di culto porta agli scogli e del “pontino” tra di essi: entrambi i manufatti sono stati distrutti dalla mareggiata. “Oltre alla premura per la nostra chiesetta, altre priorità per noi sono il pontino e la scala di accesso che porta agli scogli di sant’Ampelio”, ha dichiarato Ingenito, “Ho chiesto alla Soprintendenza di poter presentare in tempi rapidi un progetto e abbiamo preso determinati accordi”. All’ente genovese verrà sottoposto un progetto del tutto simile, per foggia e materiale, ai manufatti andati in frantumi: “Ci auguriamo così che la Soprintendenza possa dare il parere in tempi brevi”, ha concluso il sindaco.