Tutto rinviato, un mese per decidere il destino di Rivieracqua

16 ottobre 2018 | 14:48
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Tutto rinviato, un mese per decidere il destino di Rivieracqua
Tutto rinviato, un mese per decidere il destino di Rivieracqua
Tutto rinviato, un mese per decidere il destino di Rivieracqua
Tutto rinviato, un mese per decidere il destino di Rivieracqua

La Corte dei Conti chIede ai comuni soci di accantonare somme per far fronte al debito, 6 milioni di euro. Spunta un Piano B

Imperia. Su proposta del sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori è stato rinviato dall‘Assemblea dei sindaci  a una nuova seduta che dovrà tenersi entro il 30 novembre il voto sulla delibera predisposta dalla Provincia conseguente alla diffida presentata dal Comune di Diano.  Il documento   prevedeva un percorso a tappe forzate per l’ingresso delle aziende partecipate (Amaie e Amat in particolare) in Rivieracqua.

Un tempo ritenuto insufficiente dal primo cittadino di Sanremo Alberto Biancheri  anche in base al parere emesso dalla Corte dei conti (arrivato ieri) secondo il quale del debito di Rivieracqua se ne devono fare carico i comuni che ne fanno parte incominciando ad accantonare le risorse calcolate in base alle quote di partecipazione.

Il presidente dell’ammnistrazione provinciale Fabio Natta conferma l’impegno per proseguire sulla linea segnata dell’acqua pubblica.

Ma spunta un Piano B sostenuto dal sindaco della città capoluogo  Claudio Scajola: una presa in carico del ciclo idrico integrato da parte delle aziende storiche Amaie ed Amat.

Attesa a questo punto per la conferenza stampa di domani mattina il presidente del Cda di Rivieracqua Gianalberto Mangiante che svelerà i piani dell’azienda.