Sanremo, Rio Ciuvin, discarica di inerti ed ex Trasca: le osservazioni del M5Stelle entrano nel Puc

6 ottobre 2018 | 08:29
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Sanremo, Rio Ciuvin, discarica di inerti ed ex Trasca: le osservazioni del M5Stelle entrano nel Puc

La pratica è passata in commissione. Atteso il via libera del consiglio comunale di martedì

Sanremo. Le preoccupazioni del Movimento 5 Stelle sul Puc si sono rivelate fondate.

E’ arrivato l’ok da parte della Regione Liguria alle osservazioni presentate dai consiglieri pentastellati. Il piano urbanistico comunale sarà, dopo quasi un decennio di studi e rinvii, approvato nel consiglio comunale del prossimo martedì.

Ieri si è tenuta a Palazzo Bellevue la commissione consiliare propedeutica all’approvazione della pratica, presieduta dal consigliere Franco Formaggini. Il presidente ha dato lettura delle ultime modifiche apportate e che in particolare riguardano l’area del Rio Ciuvin (per la quale è in corso un contenzioso tra la proprietà e il Comune), quella della cava ex Trasca e la discarica di inerti di Valle Armea.

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La prima osservazione, in sintesi, contestava la scelta di cambiare destinazione al terrapieno sotto il quale, ad oggi, sembrerebbe essere stato seppellito il Rio Ciuvinin, in zona edificabile(vicenda oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica sempre da parte dei grillini). Per la Regione non può essere concesso altro uso del piazzale, che deve quindi rimanere a vocazione agricola.

La seconda riguardava la cava denominata ex Trasca, dove era previsto un impianto di trattamento dei rifiuti del verde. Completamente stralciato.

L’ultima, ma non meno importante, riguardava Rio Cascine nord, in Valle Armea, dov’era stata ipotizzata una nuova discarica di inerti, in cui depositare terra e rocce da scavo. Niet anche in questo caso, sempre su indicazione degli uffici del governo ligure.

Il Piano, dopo l’approvazione in consiglio, tornerà all’attenzione del consiglio regionale che avrà 60 giorni per pronunciarsi: bocciarlo, modificarlo o approvarlo definitivamente.

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La Regione ha anche diminuito le premialità sulle nuove costruzioni rispetto a quanto prescritto dai tecnici di Palazzo Bellevue.

Viene anche ridefinita l’area di Pian di Poma, ridisegnata per dare più spazio alla sua vocazione sportiva e al futuro Palasport. Stop invece all’idea di posizionare il Palafestival sul lungomare Italo Calvino, almeno fino a quando non sarà messo in sicurezza il fronte mare attraverso la realizzazione di moli frangiflutti.

Si è discusso parecchio anche del piano casa presentato dalla società La Brezza di demolizione e ricostruzione di alcune baracche nei pressi del cimitero Monumentale. Il consigliere forzista Franco Solerio ha sollevato la questione della modifica del regolamento comunale: secondo gli atti non si potrebbe costruire a meno di 100 metri dal campo santo.

Critiche al Puc sono arrivate invece da Sanremo Attiva che contesta i nuovi 350 mila metri quadrati di aree edificabili: troppo altro cemento per il gruppo guidato dal consigliere Robert Von Hackwitz.