Sanremo, precari falciati dal decreto Dignità: Amaie Energia cerca soluzioni

17 ottobre 2018 | 18:39
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Sanremo, precari falciati dal decreto Dignità: Amaie Energia cerca soluzioni

Pomeriggio l’incontro tra il sindaco Biancheri, i vertici aziendali e i lavoratori

Sanremo. Trenta o cinquanta che siano, i lavoratori a tempo determinato assunti da Amaie Energia per far fronte alle esigenze della raccolta differenziata porta a porta non dormiranno, nei prossimi giorni, notti tranquille.

Il decreto Dignità del cosiddetto Governo del Cambiamento (Lega-M5S) sta per mettere in crisi la partecipata di Palazzo Bellevue. Le norme in esso contenute e che entreranno in vigore il 1° di novembre, prescrivono il divieto di rinnovo di quei contratti a termine che abbiano una durata, già trascorsa nella stessa azienda, di 24 mesi.

La preoccupazione è tale che questo pomeriggio i lavoratori hanno ricevuto celere udienza dal sindaco Alberto Biancheri, dal presidente di Amaie Energia Giuseppe Di Meco e dall’amministratore delegato Andrea Gorlero.

Al tavolo di confronto è emerso come il decreto in causa crei problemi in ordine al rinnovo di alcuni contratti di lavoro: si parla di una trentina tra addetti alla raccolta e amministrativi.

Per questi si va incontro al forte rischio di perdita del posto di lavoro, anche se c’è chi mantiene vive le speranze, basandosi sulla disciplina transitoria contenuta nello stesso decreto.

Allo stato attuale sembrerebbe che coloro che hanno visto il contratto rinnovato entro il 5 di agosto possano essere impiegati per altri 12 mesi. Nessuna scappatoia invece parrebbe esserci per quelli che hanno firmato il giorno successivo la promulgazione del provvedimento del governo.

Secondo quanto trapelato dall’incontro in Comune, Amaie Energia – che si dice preoccupata e dispiaciuta per la situazione di incertezza in cui si vengono a trovare alcuni dipendenti – sta facendo il possibile per cercare una soluzione.

Il primo passo sarebbe la predisposizione di un piano operativo per verificare effettivamente di quante unità la società ha ancora bisogno. Se i numeri del personale necessario non dovessero cambiare, il Cda potrebbe ricorrere allo strumento dello “staff leasing”, ovvero la pubblicazione di una gara europea rivolta alle agenzie interinali, le quali assumerebbero nei propri organici il personale colpito dal taglio, per poi prestarlo al servizio di Amaie Energia.

Una soluzione ponte che dovrebbe traghettare il consorzio verso un concorso pubblico.

“Sicuramente il decreto Dignità ha spezzato sindacalmente le gambe – commenta Giacovelli della Uil -. Mi sembra di aver perso una battaglia. Non ci rimane che avere fiducia di vedere questo decreto cambiato.

Mi dispiace per quei lavoratori che potrebbero rimanere a casa, ma spero che con l’andar del tempo si possano trovare delle soluzioni alternative per stabilizzare anche il personale che non può essere rinnovato”.