Sanremo, i conti in tasca al Comune: tutti i numeri del bilancio consolidato 2017

25 ottobre 2018 | 09:05
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Sanremo, i conti in tasca al Comune: tutti i numeri del bilancio consolidato 2017

Calano gli utili
di Casinò, Amaie e Amaie Energia. Disastro Rivieracqua. Palazzo Bellevue: un milione e due di avanzo

Sanremo.Bilancio consolidato 2017: la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Comune e delle sue partecipate più importanti: Casinò Spa, Amaie, Amaie Energia e Rivieracqua.

Se Palazzo Bellevue “risparmia” 1 milione 250 mila euro di avanzo d’amministrazione e attesta il proprio patrimonio netto (beni, immobili, strumentazioni etc.) a 389 milioni e 581 mila euro, le proprie partecipate segnano una flessione degli utili, anche se il conto economico rimane con il segno più. Salvo per Rivieracqua che chiude gli esercizi 2015 e 2016 con un pugno di migliaia di euro, mentre registra nel 2017 – 6 milioni e 90 mila euro di “indegni e scandalosi” debiti.

L’espressione è dell’assessore al bilancio Paola Cagnacci, che ci ha aiutato ad avere un’interpretazione autentica del bilancio di seguito descritto e approvato dalla giunta comunale la scorsa settimana: “I numeri del Comune non cambiano nella sostanza e il calo degli utili delle partecipate è fisiologico: il Casinò introita di meno, Amaie e la controllata Amaie Energia hanno aumentato i costi per fare fronte ad un potenziamento dei servizi. Indecente e vergognosa è la situazione di Rivieracqua, di cui siamo soci circa al 40% con Amaie.

Nel bilancio vengono indicati i valori economici dell’ente Comune e delle proprie partecipitate – spiega a Riviera24 l’assessore Cagnacci -, escluse però Area24, Riviera Trasporti e Fondazione Orchestra Sinfonica che non rientrano nei parametri del conto economico consolidato”.

Tornando ai numeri, il Comune incassa 167 milioni di euro, dei quali le poste principali sono date dai tributi (circa 64 milioni) e i costi per servizi pubblici (oltre 85 milioni).

Le uscite cubano per 162 milioni, dei quali il personale ne vale ben 52. Il resto è occupato dai costi per l’erogazione dei servizi (45 milioni), dai trasferimenti ad altri enti dello Stato (14 milioni) e dall’acquisto di materiali e beni di consumo (altri 17 milioni circa).

Il patrimonio netto, sempre riferito all’anno 2017, ha una flessione di circa 11 milioni dovuta alla vendita dell’ex Palazzo di Giustizia. In totale il la Città dei fiori “vale” 389 milioni di euro.

Liquidi in cassa ce ne sono invece circa 33 milioni.

Non sono pochi i debiti derivanti da mutui e fatture inevase che ha l’ente nel suo complesso: 126 milioni – leggermente in aumento con le banche -, dei quali 13 nei confronti dei fornitori.

Le partecipate fanno il resto con debiti per 6 milioni nel caso più eclatante di Rivieracqua, 3 per il Casinò e nuovamente 6 per l’accoppiata Amaie e Amaie Energia (società però che hanno un capitale sociale e una patrimonializzazione importante).

La Casa da Gioco, alle prese con il calo delle entrate, nel corso del 2017 ha dovuto accantonare in una posta di bilancio una quota per un contenzioso in materia di lavoro con l’Inps a titolo prudenziale, di un 1 milione e 704, fatto che ne determina un provvisorio impoverimento.

Gli utili d’esercizio delle tre società controllate calano. Casinò passa da oltre 2 milioni e 700 mila euro nel 2015, a 860 mila nel 2016 e 485 mila euro nel 2017.

Amaie registra un exploit nel 2016 grazie ad un corposo dividendo della sua Amaie Energia, ma nel 2017 torna ad avere poco più di 300 mila euro di guadagni.

Situazione tranquilla anche Amaie Energia: 527 nel 2015, 755 nel 2016 e 457 mila euro nel 2017.