Restyling di piazza Borea e via Matteotti, ecco il progetto definitivo: i rendering
Stanziati 2 milioni e 500 mila euro per i lavori. Il cantiere apre dopo il Festival 2019
Sanremo. Due milioni e cinquecento mila euro pronti da spendere comprensivi di quattrocento mila derivanti dalla convenzione con The Mall.
Sono questi i numeri del progetto definitivo di restyling di piazza Borea d’Olmo e del terzo lotto della passeggiata pedonale di via Matteotti, approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale.
La riqualificazione non riguarderà solo la piazza, ma, appunto, anche il tratto di passeggiata tra piazza Colombo e il Teatro Ariston che attende da anni di essere realizzato.
Nell’ipotesi progettuale degli architetti Giulia Barone (del Comune) e Stefano Antonelli, si prevede di creare uno slargo pedonale che unisca piazza Borea al resto della “Vasca”, con al centro uno spazio per spettacoli, mercatini, concerti e manifestazioni musicali.
L’arredo urbano – come potete vedere dai rendering qui pubblicati – viene essenzialmente realizzato con gli stessi materiali di via Matteotti, proprio per riunire in un tutt’uno il cuore della Città dei fiori.
Saranno inoltre piantumati dodici alberi per ombreggiare le future sedute e i dehor dei locali. Nell’angolo a sinistra guardando la Pigna vengono ricavati dei gradoni per colmare il dislivello.
Nell’idea dei progettisti c’è anche quella di ricordare l’antica sede del teatro Principe Amedeo, prima ancora giardino e orto a servizio del palazzo nobiliare Borea D’Olmo.
Per far rivivere il teatro andato distrutto da un bombardamento nella Seconda Guerra Mondiale, gli architetti immaginano una geometria di decori inserita nella pavimentazione, con motivi quadrati che vanno a riproporre le proporzioni del perimetro che un tempo scandiva la suddivisione interna dell’edificio di spettacolo, e delle serigrafie che raccontino la storia del teatro.
Il cronoprogramma stabilito dall’assessore ai lavori pubblici Giorgio Trucco indica in novembre il mese nel quale dovrebbe partire la gara d’appalto. Il cantiere sarà però affidato soltanto dopo l’edizione 2019 del Festival.