Raccolta fondi spese mediche del marinaio spagnolo picchiato a Sanremo. Nessun elitrasporto da 6.000 euro, solo viaggio gratis in ambulanza

16 ottobre 2018 | 16:02
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Raccolta fondi spese mediche del marinaio spagnolo picchiato a Sanremo. Nessun elitrasporto da 6.000 euro, solo viaggio gratis in ambulanza

Genitori e sorella del marittimo sostengono di aver pagato l’elisoccorso dei vigili del fuoco. La ASL 1 Imperiese li smentisce

Sanremo. Qualcosa non quadra nella raccolta fondi per sostenere le spese mediche di Xisco Prieto. Si tratta del marinaio spagnolo, natio di Maiorca, pestato a sangue alle 4 di mattina dello scorso 24 settembre sulla ciclabile nei pressi del locale “George la nuit”.

A ridurlo in fin di vita a suon di pugni era stato il sanremese 41enne Alain Rossi, il quale avrebbe agito così perché Prieto avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti nei confronti di una ragazza in compagnia dell’italiano. Quest’ultimo ora si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

Lo spagnolo, invece, nell’immediatezza dei fatti, era stato ricoverato all’ospedale Borea, per poi essere trasferito poche ore dopo all’unità di Neurologia del Santa Corona. Ed è proprio su questo cambio di plesso ospedaliero che qualcuno non ha detto (probabilmente in buona fede) tutta la verità. E quel qualcuna sembrano essere i familiari di Prieto. Nei giorni scorsi infatti, proprio loro, avevano lanciato sul sito specializzato “gofundme.com” una raccolta fondi per sostenere le spese mediche del marinaio, che ora si trova in coma farmacologico al Borea.

Il trasporto in elicottero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, presso l’unità di neurologia, è costato circa 6mila euro” si legge, tra le altre cose, nel testo dell’appello lanciato da genitori e sorella, per raccogliere 25.000 euro (ad oggi siamo arrivati a 21.000). E qui sta ”l’imprecisione”.

Sì, perché la ASL 1 imperiese afferma che il trasporto al plesso ospedaliero nel savonese era stato effettuato gratuitamente ed in ambulanza, non a pagamento con l’elisoccorso del 115. Resta da capire il motivo per il quale la famiglia del marinaio ha deciso di lanciare una raccolta fondi, “gonfiando” questo importante capitolo di spesa.