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Collisione e carburante nel Santuario Pelagos, il Ponente non è a rischio

8 ottobre 2018 | 12:04
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Collisione e carburante nel Santuario Pelagos, il Ponente non è a rischio

L’operazione di recupero combustibile, fa capo ad un coordinamento internazionale chiamato Ramogepol, tra Italia, Francia e Principato di Monaco

Nella giornata di ieri, due grosse navi si sono urtate in prossimità di Capo Corso, nel bel mezzo del Santuario Pelagos.

Secondo quanto affermato dalle autorità marittime, il traghetto Ulisse, battente bandiera tunisina, si sarebbe andato a scontrare contro la portacontainer cipriota Virginia.

A seguito della collisione sarebbero fuoriusciti dalla nave cargo circa 600 metri cubi di carburante, provocando una chiazza di quasi 10 chilometri quadrati. L’incidente, essendo avvenuto in acque territoriali francesi, ha visto un primo intervento da parte dei velivoli della Marine Nationale, ed in seguito, sotto ordine del Ministero dell’Ambiente italiano, anche di unità partite da Genova, Livorno e Olbia, rispettivamente il “Nos Taurus”, il “Bonassola” e il “Koral”.

Sul posto è operativo anche un aereo Atr42 della Guardia Costiera italiana, con il compito di tenere sotto controllo l’estensione della chiazza di carburante. L’operazione di recupero combustibile, fa capo ad un coordinamento internazionale chiamato Ramogepol, tra Italia, Francia e Principato di Monaco al fine di contrastare l’inquinamento dovuto a sversamenti dovuti a incidenti marittimi.

Secondo quanto rilasciato dalla Capitaneria di porto di Imperia al momento non sarebbero arrivate segnalazioni circa un possibile arrivo di carburante sulle nostre coste.Per le giornate di mercoledì e giovedì è previsto mare mosso/agitato da scirocco, nel caso che la “marea nera” non dovesse ancora essere arginata, sarà compito delle autorità marittime comunicarlo.