“Ciao Nathan”: tutta Apricale ai funerali del 18enne ucciso perché scambiato per un cinghiale
Tanti gli applausi per il giovane. La lettera del nonno commuove gli amici
Apricale. “Ciao Nathan, abbiamo avuto momenti di incomprensione. Poi sei diventato maggiorenne e responsabile e mi hai detto: ‘Nonno, ho visto che nessuno ti aiuta, ma ora puoi contare su di me’. Mi raccontavi tutto, i tuoi progetti, tutto quello che volevi fare da grande”.
Sono le parole del nonno di Nathan Labolani, 18 anni, ucciso domenica 30 settembre a Apricale da un cacciatore di 29 anni di Ventimiglia che ha scambiato il giovane per un cinghiale durante una battuta di caccia.
Parole lette, durante il funerale del diciottenne che si è celebrato oggi pomeriggio nel cimitero del piccolo borgo della val Nervia, da un amico di famiglia.
Il feretro, di legno chiaro, portato a spalla dagli amici, dal padre e dallo zio del ragazzo, era coperto di fiori bianchi. Bianchi anche i centoventi palloncini lanciati dagli amici.
“Mi dicevi sempre: ‘Nonno, mi devi spiegare tutto, perché quando non ci sarai più devo essere in grado di fare tutto come te’. Tu amavi la terra, Nathan, che Dio ti accolga nelle sue praterie”.
A salutare Nathan sono stati anche gli amici che, tra le lacrime, hanno letto alcuni pensieri dedicati al giovane.
Presente, ai funerali, anche una delegazione di cacciatori.