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Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival

19 ottobre 2018 | 13:35
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Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival
Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival
Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival
Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival
Al via Area Sanremo 2018: record di iscritti al concorso che apre la strada al Festival

In queste due settimane i giovani cantanti presenteranno alla commissione il proprio brano inedito con il quale sperano di essere selezionati per accedere alla finale del 10 novembre al Teatro dell’Opera del Casinò

Sanremo. L’edizione 2018 di AreaSanremo è partita ufficialmente con una veste rinnovata.

I ragazzi iscritti quest’anno sono 870, un numero record che ha costretto gli organizzatori a raddoppiare l’appuntamento. Saranno infatti due le settimane dedicate alla ricerca dei giovani talenti capaci di incantare il pubblico del Teatro Ariston durante la settimana della kermesse sanremese.

Non solo concorso, Area Sanremo vuole essere innanzitutto scuola. Sono numerosi i professionisti del settore che hanno deciso di prendere parte alle lezioni mirate ad approfondire la conoscenza di questo strano e bizzarro mondo con le nuove leve della musica italiana. La commissione è composta da Antonio Vandoni, direttore artistico di Radio Italia, il direttore dell’orchestra del Festival Enzo Campagnoli, il produttore e vocal coach Gianni Testa e la cantante sanremese Monia Russo.

Ce n’è per tutti i gusti e per i ragazzi questa può essere un’occasione d’oro sia per apprendere qualcosa di nuovo sia per permettergli di migliorarsi, ma soprattutto per dare una svolta alla loro vita e alla loro carriera artistica.

In queste due settimane i giovani cantanti presenteranno alla commissione il proprio brano inedito con il quale sperano di essere selezionati per accedere alla finale del il 10 novembre nella magica cornice del Teatro dell’Opera del Casino, senza perdere mai di vista l’obiettivo: il Festival di Sanremo.

Alla conferenza di presentazione è intervenuto il sindaco della città dei fiori Alberto Biancheri, fiero del lavoro svolto negli ultimi mesi: “Abbiamo raggiunto un grande traguardo. Grazie agli sponsor siamo riusciti a non far pagare i ragazzi, è questo credo sia giusto perché la musica deve essere libera. Questo è un anno record, abbiamo sfiorato i 900 partecipanti, un numero importante. I giovani cantati ora devono metterci il massimo impegno, l’augurio che vi faccio è quello di vivere con il massimo della passione e spero possiate avere un ritorno che per molti di voi è importantissimo. Baglioni quest’anno ha deciso di realizzare un festival che fosse tutto per i giovani e ha aggiunto che se ci sono ragazzi meritevoli ne farà accedere di più alla fase finale. Una volta terminato tireremo le somme per capire se è stato un successo, posso dire però che oggi Sanremo è pronta per ospitare un altro evento parallelo al Festival della canzone italiana”.

Benvenuti a Sanremo – ha esordito l’assessore al Turismo Marco Sarlo – . In passato sono stato presidente di Area Sanremo e oggi sono felice di vedervi frequentare questo concorso e soddisfare le vostre aspettative. Abbiamo lavorato molto con gli sponsor per permettere una frequenza totalmente obbligatoria. Grazie per vostra partecipazione, spero sia per voi un tassello importante nella vostra vita e nella vostra carriera”.

Ha preso parte all’apertura di queste intensa settimana musicale anche Maurizio Caridi, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo: “Sono emozionato e contento di vedervi in questa sala che è per l’ennesima volta piena. L’Orchestra Sinfonica si trova attualmente in una situazione di difficoltà, ma ha deciso di mettersi al servizio di questi ragazzi ugualmente. Quest’oggi si apre un Area Sanremo diverso rispetto al passato; quest’anno a Sanremo sono arrivate 870 inediti in gara inediti, mentre negli anni precedenti c’era la possibilità di portare delle cover e questo è un grande risultato perché al centro c’è la canzone, grande protagonista del Festival, e non l’artista. Il Sindaco ha fatto scelte innovative dando vita a un nuovo evento a dicembre, la Rai ha scommesso su questo progetto e la vostra presenza fa capire che è vincente. Questi corsi potranno arricchire i cantanti, noi puntiamo alla qualità“.

Non è facile vedere un’amministrazione che si preoccupa per i ragazzi, mi si è aperto il cuore – con queste parole ha aperto il suo intervento Nazzareno Nazziconi di Anteros Produzioni – Quest’anno ci sono state 130 tappe in tutta Italia, 2500 iscritti, 900 li abbiamo portati qui a Sanremo e siamo certi che il prossimo anno raggiungeremo numeri ancora più sensazioni. Qui i ragazzi avranno la possibilità di assistere a stage, di esibirsi perché miriamo a formare persone, non solo artisti“.

A prendere la parola anche il direttore artistico dell’evento, Massimo Cotto: “I corsi di quest’anno sono il nostro grande orgoglio. Abbiamo iniziato il lavoro di quest’anno guardando al passato modificando ciò che non andava, decidendo di trasformare questa rassegna in una scuola per alcuni giorni fatta di persone disposte a mettere la loro conoscenza a disposizione di tutti. Il nostro modello è stato il Cpm Music Institute con incontri per meno persone e non cumulativi. Quest’anno non abbiamo grandi star, ma non per motivi di budget, ma per una scelta. Credo un adulto creativo sia un bambino sopravvissuto, spero che questi tre giorni possano servire a mettere in contatto la parte adulta con quella da bambini”.

Molto applaudito Franco Mussida, fondatore del Cpm e musicista di grande fama essendo tra i fondatori del gruppo Premiata Forneria Marconi: “La musica è qualcosa che ci tiene insieme, sono le forme a dividerci. Il compito del Cpm è quello di offrirvi lezioni con gruppi ristretti, dunque vi conosceremo personalmente. Questo per me è uno spazio sacro e anche voi dovete sentirlo così. Spero un giorno di portare il mio lavoro in questa città in modo fisso e non occasionale”.

A concludere l’incontro le parole di Walter Vacchino, proprietario del teatro Ariston: “Sanremo è la città della musica e tutti lavoriamo con passione per farvi crescere e portare il vostro talento nel nostro territorio e ovunque. Il teatro ha dei muri che uniscono l’artista e lo spettatore, formando un tutt’uno. Il palco dell’Ariston ha cambiato la vita di molti artisti come Lo Stato Sociale e Vinicio Capossela. Voi siete parte integrante di questo teatro, grazie per quello che fate per nostra città”.