A Sanremo prende il via il Premio Tenco, Elisa: “E’ un grande onore per me aprire questa storica rassegna”

18 ottobre 2018 | 12:00
Share0
A Sanremo prende il via il Premio Tenco, Elisa: “E’ un grande onore per me aprire questa storica rassegna”

La cantante aprirà l’edizione 2018 con la sigla omaggio a Luigi Tenco, nell’80° anno dalla sua nascita, “Lontano lontano”

Sanremo. Sarà Elisa, con la sigla omaggio a Luigi Tenco, nell’80° anno dalla sua nascita, “Lontano lontano” a dare il via ufficialmente questa sera alla prestigiosa Rassegna della canzone d’autore giunta alla 42° edizione.

«E’ un grande onore per me aprire questa storica rassegna – ha dichiarato Elisa – E’ bello sapere che c’è ancora un festival in grado di valorizzare la canzone italiana d’autore e premiare la qualità artistica, culturale e tecnica dei testi e della musica di opere prime e di lavori di una carriera. Cantare Tenco su quel palco sarà commozione e passione, sarà come entrare nella sua vita; ogni testo ha in sé un pezzo della sua storia, malinconica e bellissima insieme. Per me è un regalo poter cantare “Lontano Lontano” ed entrare così in contatto con il suo mondo, riascoltarlo e reinterpretarlo in ogni nota, in ogni pausa, in ogni respiro».

Tra le novità di quest’anno la co-conduzione delle tre serate che vedranno sul palco lo storico presentatore Antonio Silva insieme a Morgan. In linea con la decisione del Club Tenco di dedicare al tema Migrans – Uomini, idee, musiche tutte le iniziative di questa Edizione, anche le scelte artistiche della Rassgna della Canzone D’Autore – Premio Tenco 2018 vanno in questa direzione. È stato prediletto, quindi, un cast che ha un legame forte con le “migrazioni”, nel senso più ampio del termine.

«Il titolo Migrans – ha spiegato in una nota il responsabile artistico del Club Tenco, Sergio Secondiano Sacchi fa riferimento non soltanto all’ineludibile tema dei flussi migratori, di cui si parlerà soprattutto nei pomeriggi e di cui l’opera di Michelangelo Pistoletto La Venere degli stracci, scenografia in teatro,fungerà da costante richiamo visivo, ma a tutto ciò che riguarda l’attraversamento di confini: temporali, geografici, linguistici, culturali, musicali. Quindi, uomini, idee, musiche».