DANNI PER MIGLIAIA DI EURO |
Imperia
/

Sulle alture di Gorleri le betoniere ignorano i divieti

7 settembre 2018 | 11:05
Share0
Sulle alture di Gorleri le betoniere ignorano i divieti
Sulle alture di Gorleri le betoniere ignorano i divieti
Sulle alture di Gorleri le betoniere ignorano i divieti

Alberto Gabrielli (Potere al popolo) : “Si fornisca in loco il calcestruzzo”

Diano Marina. “Da decenni ormai, in barba al divieto di transito ai mezzi pesanti superiori ai 35 quintali, transitano betoniere di 300-400 quintali, il tutto denunciato una infinità di volte dagli abitanti di Gorleri, anche con un esposto in Procura”.

Lo sostiene l’ambientalista Alberto Gabrielli esponente di Potere al Popolo.

Ciò provoca – aggiunge Gabrielli – piccoli danni costanti quali rami spezzati, alberi tagliati, cancelli e muretti urtati, continui cedimenti del piano stradale. Qualche anno fa il rifacimento di un muro di sostegno della strada che conduce al cimitero di Gorleri, con un costo presumibile tra i 20 e i 40mila euro, sostenuto dal Comune di Diano Marina, cioè da tutti noi, vale sempre la pena di ricordarlo. Mentre altri tratti dei muri di sostegno della strada sono in evidentissimo stato di degrado”.

“Per fare una gettata di calcestruzzo -propone Alberto Gabrielli – per la costruzione di una delle tante ville e villette, abbastanza esclusive, del nostro splendido immediato entroterra si possono abbattere i costi del calcestruzzo fornendolo in loco con auto betoniere da 6-10 metri cubi. Quelle che sono in uso in questi giorni sono, invece, a 4 assi, quindi per un peso complessivo di circa 400 quintali che, in corrispondenza di piccole difformità e buche del manto stradale, manovre spericolate, retromarce, frenate, per di più su strade ripide, scaricano localmente con pressioni assai più elevate. Fornire, quindi, il materiale con mezzi di grande portata potrebbe sicuramente abbattere ulteriormente i costi. Usare betoniere da un paio di metri cubi per restare entro i limiti di carico sostenibile dalla strada (e dalla circolazione), potrebbe fare lievitare i costi di costruzione della ‘villetta’, ad essere pessimisti, dello 0,5-1,5 per cento. Ma se vogliamo una casetta in un bel posto, immerso negli ulivi, tranquillo e bucolico, anziché ai bordi della tangenziale, vogliamo essere disposti ad un tale sovra-costo coperto di almeno 10 volte dal valore dell’ immobile ‘esclusivo’, che si sta fabbricando ?”

“Morale -conclude l’ambientalista – i costi alla collettività i benefici al singolo. E senza isterie: ché se per caso è necessario una tantum (una volta in 20 anni) un trasporto eccezionale si può anche farlo, con chiusura della strada al pubblico, pattuglie di scorta davanti e dietro il mezzo, una fidejussione con scadenza cinquantennale a vantaggio del Comune ed un piccolo contributo”.