Sanremo, nuovo appuntamento per Venticinque note: “Ritmo, parole e musica raccontano di noi”

8 settembre 2018 | 19:18
Share0
Sanremo, nuovo appuntamento per Venticinque note: “Ritmo, parole e musica raccontano di noi”

Vuole rendere omaggio a un tema caro alle canzoni d’autore: lo stare bene

Sanremo. Nuovo appuntamento per Venticinque note. Protagonista dell’appuntamento culturale organizzato dal Club Tenco e previsto per domani, domenica 9 settembre, sarà sul palco uno spettacolo originale.

tenco_2018-09-09_locandina

L’incontro “Ritmo, parole e musica raccontano di noi” vuole rendere omaggio a un tema caro alle canzoni d’autore, ovvero, lo stare bene. Questo specifico filone culturale sarà attraversato con una selezione di brani d’autore a firma Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Buscaglione, Paolo Conte, Domenico Modugno e Stefano Rosso.

Con Marco Fedrigolli, Luca Ocelli e Lubov Dimitrova la voce narrante sarà di Mario Frusi, medico e co-fondatore del Movimento “Noosoma, un sogno di salute”, che commenterà i pezzi illustrando la loro rilevanza nel contesto della Medicina, senza dimenticare la leggerezza. Un appuntamento divertente e diviso in cinque passaggi: si inizierà con La Serinità (con i brani Piano bardi Francesco De Gregori, Il ragazzo, sempre di De Gregorie Il fannullone di Fabrizio De André); Il Disagio Esistenziale (con Pressione bassa, Il guarito, Dall’altra parte del cancello, l’elasticoe L’amoredi Giorgio Gabere Anima fragile di De André e L’uomo in frack di Domenico Modugno); La Malattia (con Un malato di cuore di De André, Gildo di Gaber); La Non Cura Di Sé(con L’uomo che perde i pezzidi Gaber, Che notte! Di Fred Buscaglione e la ricostruzione di Mocambo di Paolo Conte); per concludere con La Cura di sé e dell’altro (con Uomo Camion e Via con me di Paolo Conte e Una storia disonesta di Stefano Rosso).

A presentare la serata sarà Eliana Brizio. Gli appuntamenti, ad ingresso gratuito, sono previsti per le 18 nella sede del Club Tenco, ex magazzino ferroviario, lungomare Italo Calvino.