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Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia

16 settembre 2018 | 13:29
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Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia
Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia
Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia
Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia
Sanremo, ingerisce lamette e batterie in carcere poi fugge dall’ospedale: catturato dalla polizia

Direttore carcere: “Al momento nessuna responsabilità agenti della penitenziaria”

Sanremo. E’ stato catturato nei giardinetti di pertinenza della struttura per anziani Borea dalla polizia di Stato intorno alle 7,50, poco più di due ore dopo essere fuggito dall’ospedale matuziano, Haji Moez: il detenuto tunisino 33enne di cui si erano perse le tracce intorno alle 5,20.
In carcere dallo scorso mese di marzo per cumulo di pene per reati legati allo spaccio di stupefacenti, Moez in sei mesi è stato detenuto in diversi istituti: dal carcere di San Vittore a Milano, a quelli di Fossano, Saluzzo e, infine, Sanremo.

Qui, secondo quanto ricostruito fino ad ora dal dirigente del carcere Francesco Frontirré, la scorsa sera il tunisino “ha ingerito lamette e batterie mettendo a serio rischio la propria vita tanto da dover essere accompagnato in ospedale. Quando i medici gli hanno comunicato che avrebbe dovuto essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, l’uomo è fuggito”.

“I comportamenti degli uomini che gestiamo sono spesso imprevedibili”, ha dichiarato Frontirré, “Quello di oggi è un fatto che non deve accadere ma che purtroppo accade. Il detenuto ha ingerito questi oggetti in segno di protesta: cosa purtroppo assai comune in ambito penitenziario”.

Giovanni Santoro, dirigente commissariato Sanremo 

“Approfondiremo la vicenda”, ha aggiunto il direttore del carcere, “Ma allo stato attuale non vedo responsabilità da parte degli agenti”. 

“Un piano per il rintraccio del fuggitivo è stato immediatamente attuato su tutto il territorio cittadino e ha coinvolto tutto la polizia di Stato e la Penitenziaria che si è subito attivata”, ha spiegato Giovanni Temporale, vicario del questore, “Un piano che ha portato a risultati positivi a stretto giro, visto che l’uomo è stato rintracciato nella prima mattinata”.

Fondamentale una telefonata al 112, fatta da un dipendente della struttura per anziani che ha notato il tunisino nei giardini della casa di riposo. “Appena entrato nella struttura ce lo hanno immediatamente segnalato”, ha dichiarato il dirigente del commissariato di Sanremo Giovanni Santoro, “Segno che c’è un controllo molto stretto e una collaborazione importante tra le realtà del territorio. Grazie alla minuziosa descrizione fornita dagli agenti della penitenziaria, i poliziotti hanno potuto riconoscere l’evaso e arrestarlo di nuovo”.

Haji Moez non conosce il territorio e non ha contatti a Sanremo: l’ipotesi più probabile è che non avesse escogitato una vera e propria evasione, ma che volesse soltanto cercare un rifugio in attesa di decidere come muoversi.

Francesco Frontirré, direttore carcere Sanremo