La cucina d’Italia si riunisce al Casinò per il “Festival di Sanremo degli chef”

13 settembre 2018 | 13:51
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Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia e Campania saranno rappresentate dai nove cuochi che il 5 ottobre si sfideranno per aggiudicarsi il cooking show ideato da Sanremo On

Sanremo. La cucina di sei regioni d’Italia si riunisce al Teatro dell’Opera del Casinò. Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia e Campania saranno rappresentate dai nove cuochi che venerdì 5 ottobre si sfideranno con le loro ricette per aggiudicarsi la seconda edizione del “Festival di Sanremo degli chef”, evento clou della kermesse dedicata al mondo del cibo organizzata da Sanremo On, “Sanremo con gusto”.

A portare sul palco della casa da gioco la sapienza culinaria dei diversi territori, maestri dei fornelli pluripremiati o comunque tutti provenienti da ristoranti prestigiosi: i liguri Giorgio Servetto (Nove di Alassio), Marco Visciola (Il Marin di Genova) ed Emanuele Donalisio (Giardino del Gusto di Ventimiglia); i piemontesi Marco Rossi (Mugnaia di Ivrea) ed Enrico Pivieri (Cavallo Scosso di Asti); il lombardo Damiano Dorati (Le Cave Cantù di Casteggio); il toscano Diego Poli (Filippo Mud di Pietrasanta); il veneto Marco Volpin ( Le Tentazioni di Padova ) e Davide Mea (La Taverna del Mozzo di Marina di Camerota).

Gli chef si confronteranno in diretta, a partire dalle ore 20, sul tema “Cibo e canzoni”. A valutare i piatti, una giuria d’eccellenza composta dal pluristellato chef di Rivoli Davide Scabin, patron del ristorante Combal Zero, più volte presidente di giuria di Masterchef e abitué a Laprova del cuoco; Cristina Chiabotto, madrina d’occasione, già presentatrice del food talent di Mediaset La Ricetta perfetta, proprio al fianco di Scabin, con cui, del resto, dalla primavera di quest’anno ha condotto I menù di Giallo Zafferano su Canale 5; Paolo MassobrioPersonaggio food 2017, stimatissimo critico nonché titolare della guida ai ristoranti d’Italia che porta il suo nome; oltre la food blogger Samantha Alborno e il giornalista ed esperto agricolo Alessandro Carassale.

Cooking show inedito, il Festival vedrà anche momenti di intrattenimento con intermezzi musicali e di spettacolo. Una serata comunque dove protagonisti saranno gli chef, la loro creatività e bravura, nell’ambito di una kermesse dedicata all’eccellenza culinaria e agroalimentare “made in Italy” che, con la partecipazione significativa di Slow Food, si articolerà in quattro giorni, dal 4 al 7 ottobre, tra esposizioni di prodotti, degustazioni, menù a tema, incontri e convegni.

«Il “Festival di Sanremo degli chef non è una gara di dilettanti allo sbaraglio ma di grandi cuochi che lavorano quotidianamente nei loro ristoranti – spiega Roberto Berio, presidente di Sanremo On –. Quest’anno abbiamo ricevuto richieste di iscrizione superiori a quelle previste ma grazie alla collaborazione con Paolo Massobrio siamo riusciti a fare una selezione abbastanza accurata. Vedremo quindi confrontarsi nove chef rappresentanti di più regioni italiane ognuno dei quali porterà sul palco le tipicità del territorio di appartenenza. Gli chef prepareranno le loro ricette sul tema “Cibo e canzoni” e avranno mezz’ora di tempo ciascuno. Ciascuno avrà così modo di far conoscere il proprio estro e le proprie capacità, il tutto di fronte a un giurato pluristellato e di forte impatto mediatico nel mondo del cibo e non solo, la cui presenza è un altro indice delle grandi possibilità della manifestazione».

Come annunciato, cuore centrale del “Festival di Sanremo degli chef” sarà il Casinò che nell’ambito dell’intera manifestazione ospiterà anche il “Galà del Festival”, dove gli ospiti potranno assaggiare un menu realizzato appositamente dallo chef stellato di Rivoli (sabato 6 – sera), e sempre al Teatro dell’Opera (sabato 6 – ore 15.30) il convegno “Cultivar Taggiasca: quale futuro?”, in cui, con la moderazione di Alessandro Carassale, interverranno autorità locali, regionali e nazionali oltre che produttori e rappresentanti delle associazioni di categoria.

«Quest’anno abbiamo deciso di cooperare in maniera attiva con Sanremo On, senza limitarci alla sola concessione del patrocinio – sottolineano il direttore generale Giancarlo Prestinoni e il consigliere Olmo Romeo –. Il Casinò crede molto in questo genere di eventi, tanto che abbiamo chiesto alla rete di imprese di poterlo ospitare anche nelle future edizioni. La presenza di Scabin e della Chiabotto darà inoltre una risonanza mediatica importante all’intero territorio che beneficerà di tutto quanto il turismo enogastronomico porta con sé. L’enogastronomia è un settore a cui il Casinò è solito dedicare parte della sua programmazione, in particolare quella autunnale così da offrire pacchetti di intrattenimento differenziati ai nostri clienti e sempre di qualità. Quanto alla manifestazione nel suo complesso, accoglieremo nella serata di venerdì il cooking show e il giorno successivo “Il Galà del Festival degli chef”, che si svolgerà sulla terrazza del Roof Garden, e un incontro di approfondimento a Teatro, “Cultivar Taggiasca: quale futuro”. Questo perché il Casinò non è solo gioco, intrattenimento e spettacolo. Il Casinò è anche cultura declinata in tutti i suoi aspetti e gusto».

Ma non solo Casa da gioco. Teatro pulsante dell’intera kermesse sarà anche la città, in particolare il Forte di Santa Tecla e l’area di Pian di Nave con mostra “Cibo d’autore”, “La via dei Presidi Slow Food” e il “Villaggio dei produttori italiani”. Al riguardo, l’assessore Eugenio Nocita evidenzia: «Il Comune è favorevole ad abbracciare iniziative di questo genere che mettono insieme più soggetti, privati e pubblici, perché lavorare insieme aiuta a distinguersi rispetto al lavoro nato da uno solo. La manifestazione in questione abbraccia poi il settore food a 360 gradi e quello del cibo è oggi un tema molto diffuso e apprezzato dal pubblico, riteniamo dunque che possa ricevere ampia risposta. Del resto il format “Sanremo con gusto – Festival degli chef”, con le sue componenti che guardano sia al cibo che allo spettacolo, che coinvolgono più location – il Casinò ma anche il Forte di Santa Tecla e l’area circostante – e più giornate, senza dimenticare che cade in un periodo dell’anno dal punto di vista climatico per una città come Sanremo molto favorevole, siamo sicuri possa avere una risposta molto partecipata. Il turismo enogastronomico è uno di quei settori su cui abbiamo già puntato in passato, puntiamo in questa occasione e su cui dobbiamo continuare a puntare in futuro».

Per assistere al “Festival di Sanremo degli chef” è possibile acquistare il biglietto di ingresso (10 euro) sia sul sito www.sanremocongusto.com sia presso la cassa del Teatro Ariston.