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Imperia, la replica dell’Asl1 a Criscuolo: “Continueremo a salvare vite a prescindere dal declassamento”

14 settembre 2018 | 12:12
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Imperia, la replica dell’Asl1 a Criscuolo: “Continueremo a salvare vite a prescindere dal declassamento”

“Vogliamo tranquillizzare i nostri cittadini. Non permettiamo a nessuno di mettere in dubbio che le strutture, complesse o semplici, e i professionisti di questa azienda lavorino per il bene principale di tutti noi”

Imperia. La direazione della Asl1 replica alle parole di Mario Criscuolo, portavoce ufficiale del Comitato spontaneo contro il declassamento dei reparti di chirurgia vascolare di Imperia e gastroenterologia di Sanremo:

La Direzione della ASL1, preso atto di quanto contenuto nell’articolo pubblicato oggi da Riviera24 , ad oggetto “Imperia, continua la lotta al declassamento dei reparti di Gastroenterologia e di Chirurgia Vascolare”, sottolinea con decisione che tutte le iniziative di carattere organizzativo sono comunque destinate a mantenere e migliorare l’assistenza sanitaria ai propri cittadini.

Obiettivo dell’ASL1 è garantire i servizi che permettono di salvare le vite e di assicurare le cure ai cittadini che accedono alle strutture, ed è quindi inaccettabile che chiunque possa affermare che scelte organizzative possano ripercuotersi sulla possibilità di salvare la vita delle persone procurando allarmi del tutto infondati.

Vogliamo tranquillizzare i nostri cittadini. Quale esempio ad oggi le strutture di emergenza, I pronto soccorso, e le strutture che curano l’infarto acuto, quale l’emodinamica, sono strutture semplici, e grazie al valore dei professionisti che operano in quelle e in tutte le strutture della ASL1, le vite sono quotidianamente salvate. Ciò avviene oggi e avverrà anche in futuro a prescindere dalla classificazione delle Strutture semplici o complesse.

Non permettiamo a nessuno di mettere in dubbio che le strutture, complesse o semplici, e i professionisti di questa Azienda lavorino per il bene principale di tutti noi: la salute, si è proceduto quindi ad attivare l’ufficio legale per valutare eventuali profili di responsabilità in merito al reato di procurato allarme”.