Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”

8 settembre 2018 | 20:24
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Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”
Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”
Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”
Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”
Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”
Il sottosegretario all’Interno Molteni in visita al Campo Roja: “A Ventimiglia situazione di emergenza creata da chi ha aperto le porte del Paese”

“Ricordo che su 10mila relocation tra siriani ed eritrei, la Francia ne ha accolti solo 642”

Ventimiglia. “Qualcuno, qualche anno fa, ha aperto le porte del Paese e si è creata questa situazione di emergenza a Ventimiglia, adesso qualcun altro le porte del Paese le sta chiudendo e stiamo andando verso una situazione di maggior normalizzazione, quindi volevamo toccare con mano, ascoltare e vedere questa realtà e metterci a disposizione per dare il nostro contributo affinché Ventimiglia possa tornare ad essere una città normale”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega), durante la visita al Campo Roja, gestito dalla Croce Rossa Italiana e istituto dalla Prefettura per l’accoglienza dei migranti.

L’onorevole ha sottolineato come da tre mesi e mezzo a questa parte, ovvero da quando a Roma si è insediato il governo “giallo-verde”, con a capo Giuseppe Conte e i vice premier Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega), i numeri degli sbarchi siano stati drasticamente ridotti: “Ci chiedevamo perché qualcuno può blindare le frontiere e qualcun altro invece non può chiudere le porte”, ha detto Molteni, “Qualcuno qua vicino a noi (la Francia, ndr) ha chiuso ermeticamente le proprie frontiere: noi abbiamo deciso che solo chi scappa da guerre e persecuzioni può entrare nel nostro Paese, gli altri no”. “Abbiamo numeri clamorosi”, ha aggiunto, “Rispetto ai 100mila sbarchi del 2017, siamo quest’anno ai 20mila sbarchi”.

L’attacco a Macron. “C’è qualcuno che ha deciso che Schengen può essere sospeso in qualunque momento. C’è chi alle parole di solidarietà e di accoglienza poi non fa seguire i fatti: mi riferisco alla Francia”, ha dichiarato il sottosegretario agli Interni, “Ricordo che su 10mila relocation tra siriani ed eritrei, la Francia ne ha accolti solo 642”.

I nemici? Gli scafisti. “Contrastare l’immigrazione irregolare e l’attività degli scafisti, che sono i nostri veri e unici nemici e le partenze – ha dichiarato Molteni – significa anche avere meno morti nel Mediterraneo. Una soluzione che sta portando beneficio a tutto il Paese”.

Nella sua visita a Ventimiglia, raggiunta dopo un incontro in Prefettura ad Imperia, Molteni è stato accompagnato dall’onorevole Flavio Di Muro, dal vice presidente della Regione Liguria Sonia Viale, dal prefetto di Imperia Silvana Tizzano, dal vice sindaco di Ventimiglia Silvia Sciandra e dalle massime autorità civili e militari della provincia e della città di Ventimiglia: il questore Cesare Capocasa, il colonnello Andrea Mommo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il colonnello Alfonso Ghiraldini, comandante provinciale della Guardia di Finanza.