Futura Sanremo candida Alberto Pezzini: “Noi il centrodestra dopo Forza Italia”

22 settembre 2018 | 09:49
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Futura Sanremo candida Alberto Pezzini: “Noi il centrodestra dopo Forza Italia”

Intervista all’avvocato scrittore che ha aderito al progetto politico dell’editore di Historica Francesco Giubilei

Sanremo. C’è una novità nel panorama politico matuziano che in sordina continua il suo tragitto verso le Amministrative dell’anno prossimo.

Futura Sanremo, lista civica di ispirazione nazionale del più ampio movimento Nazione Futura, – fondato dall’editore della casa editrice Historica Francesco Giubilei dopo le elezioni del 4 marzo scorso – candida l’avvocato scrittore Alberto Pezzini, classe 1967 nato nella Città dei fiori, con un passato nelle fila di Alleanza Nazionale e alla sua prima esperienza da candidato sindaco.

Pezzini, cosa l’ha spinta nella mischia elettorale?

“Il nostro è un movimento che ambisce a colmare il vuoto lasciato da Forza Italia. Ci distingue dalle altre liste civiche di stampo localistico il fatto di avere la fortuna di far parte di un movimento ideologico a livello nazionale… Cerchiamo di vedere un po’ più in là del Monte Bignone!”.

 A che punto è la formazione della lista?

“Quasi settimanalmente si aggiunge un nuovo pezzo importante. Stiamo lavorando molto sulle persone. Non voglio una lista dove entrino tutti purché portino voti. Cerchiamo persone che si sono distinte nella propria professione o nel proprio mestiere.

Non guardiamo al genere o all’età, ma al merito. Speriamo di riuscire a chiudere la lista di Futura e un’altra d’appoggio”.

Qual è il primo obiettivo?

“Dicono che possiamo valere al massimo un 4 o 5%? Siamo una lista piccola ma di ampie vedute. L’obiettivo principale è quello di fare una gran bella figura e magari avere tre consiglieri. Come dicevano i latini tre è il numero perfetto”.

Siete stati contattati per un’alleanza? Se al ballottaggio dovessero andare il sindaco Biancheri e il candidato del Gruppo dei 100 Tommasini, lei da che parte starebbe?

“Ci hanno contattato. La risposta è sintentica: escludo qualsiasi apparentamento prima del ballottaggio e probabilmente anche dopo”.

Parliamo di programma e di idee, quali sono i vostri punti irrinunciabili?

Cultura, ambiente, sicurezza e differenziata. Il nostro movimento ideologico nasce dalla testa di un editore brillante che è riuscito a riportare agli onori del tempo tanti valori che si erano perduti, come la famiglia.

Partiamo dalla cultura perché a Sanremo non c’è ne nel modo più assoluto. E’ una città che vive esclusivamente di Martedì Letterali, meritoria manifestazione di 40 anni fa. Se apri il programma di oggi, ci ritrovi degli individui e degli scrittori che sono sempre gli stessi della gestione Ruscigni.

Ambiente / differenziata: il porta a porta non ha funzionato. E’ un sistema necessario, moderno e indispensabile, ma va monitorato ogni giorno. Se non funziona va semplicemente modificato. Non possiamo pensare che nel 2020 gli operatori ecologici debbano andare a prendere la rumenta per la strada.

La mia idea è sempre stata uniformarsi ai paesi del nord, dove ci sono delle isole ecologiche ed è il cittadino che porta la spazzatura in dei punti di raccolta, in qualunque fascia oraria. Così evitiamo di vedere continuamente la città lordata di cataste di rifiuti.

Sicurezza: purtroppo prima o poi dell’elemento negativo dell’immigrazione bisognerà parlarne. Non bisogna avere il timore di passare per razzisti se si vuole controllare i flussi o se si chiede di punire gli immigrati che delinquono.

Non possiamo accogliere tutti. Sì invece a chi arriva e si comporta bene, lavora, paga l’affitto, si integra nella comunità. Ma se non hai questi requisiti, allora devi essere allontanato.

C’è poi il problema della micro-criminalità. Le forze di polizia locale sono prima di tutto insufficienti, e non hanno più la possibilità di gestire il territorio come un tempo. Se fossi sindaco affiderei il controllo delle soste e le multe agli ausiliari e impiegherei più vigili nelle strade”.