Elezioni a Sanremo, Tommasini: “Io incandidabile? La legge dice un’altra cosa”

14 settembre 2018 | 11:51
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Elezioni a Sanremo, Tommasini: “Io incandidabile? La legge dice un’altra cosa”

Il candidato del Gruppo dei 100, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, commenta lo studio sul “patrimonio politico” di Riviera24.it e Opimedia: “Il centrodestra unito vince”

Sanremo. C’è chi come Sergio Tommasini ci tiene a rilanciare lo studio che Riviera24.it e Opimedia Consulting hanno pubblicato lunedì scorso e che offre una lettura matematica del cosiddetto “patrimonio politico”, ovvero la base elettorale della Città dei fiori, la quale descrive in quali aree politiche si riconoscono i cittadini matuziani in questo momento.

Tommasini, in veste di candidato sindaco, lei ha avuto modo di leggere i dati elaborati dal nostro consulente e ci ha chiesto di intervenire. Si sente rassicurato da quella consistente fetta blu che da il centrodestra in netto vantaggio sugli altri schieramenti?

“Ho letto in chiave positiva sopratutto il finale, nel quale di fatto emerge che il centrodestra unito vince. Poi, lo studio ci infonde sicuramente forza e fiducia, ma per noi contano molto anche i sondaggi che facciamo ogni giorno, incontrando i cittadini: e loro ci confermano che a Sanremo c’è voglia di cambiare”.

A proposito di sondaggi, negli ultimi giorni sono arrivate delle telefonate a casa di alcuni sanremesi. C’è il suo zampino?

“Attraverso un sondaggio professionale è possibile delineare una strategia puntuale. Il nostro sondaggio è ascoltare la gente”.

Qual è stato il segreto che le ha permesso di riunire intorno al suo nome tutti i partiti del centrodestra?

“In realtà siamo partiti in pochi, e ci siamo dati come obiettivo quello di arrivare ai famosi 100. Oggi possiamo dire di essere molti di più, ma questo numero rimane un simbolo: il simbolo degli obiettivi ambiziosi che verranno raggiunti, grazie al lavoro sodo e alla passione.

Il Gruppo dei 100 è, a mio avviso, la più grande novità nella politica sanremese degli ultimi dieci anni. Un progetto civico che si fonda sulle persone, sui progetti per il futuro. Saremo il motore per cambiare Sanremo, forse questa è stata la scintilla che ha convinto gli alleati a seguirci.

Siamo civici alleati del centrodestra. Vogliamo parlare a tutta la città di progetti concreti e ambiziosi senza steccati ideologici. Il comune denominatore deve essere il grande amore per la nostra città”.

Se potesse sintetizzare questo “grande amore per la città” in due parole, quale userebbe?

“Io sono un manager, sono abituato a ragionare per obiettivi. E a lavorare per raggiungerli. Tutti possiamo parlare e fare promesse. Io porto un valore aggiunto: i risultati.

Due parole che saranno il simbolo della nostra azione: la prima è il Fare. Non mi interessano gli equilibrismi, i giochi da vecchia politica: se bisogna fare qualcosa, con noi si farà. La seconda è Ambizione: Sanremo è un comune importante, deve guardare in alto con progetti a lungo termine.

Invito tutti a leggere il documento delle Linee Programmatiche di Mandato dell’attuale amministrazione 2014-2019. Se assumessimo questo documento come un piano industriale di una azienda, io avrei serie perplessità, fossi nel sindaco, a proseguire il mio operato da amministratore pubblico”.

Sulle enunciazioni di principio ci siamo. Ma il programma del “cambiamento” quando sarà svelato?

“Abbiamo iniziato a lavorare con i “laboratori di idee” del Gruppo dei 100 e dato un saggio delle nostre competenze ad aprile scorso. Da quel momento il lavoro è incrementato e ad oggi si sono uniti al gruppo di lavoro i nostri alleati Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Abbiamo la fortuna di avere nel team di lavoro anche professionisti, nonché amici, da Londra, Amsterdam e Raleigh in North Carolina.

Stiamo costruendo un programma con obiettivi concreti, finanziabili e sopratutto misurabili.

Pulizia e ambiente in primis, con un nuovo approccio per la raccolta differenziata, un nuovo piano del traffico, migliorare la sicurezza, arrivare all’applicazione concreta di alcune tecnologie da smart city, nuova impostazione urbanistica per una mobilita’ intelligente, nuova strategia di promozione per turismo e investimenti, riorganizzazione delle partecipate a partire dal Casinò Municipale e servizi sociali.

Questi sono solo alcuni temi al centro del programma che verrà declinato per tempi, azioni e responsabilità.  I cittadini potranno misurarci sulla competenza e credibilità delle nostre proposte”.

La sua discesa in campo è stata accompagnata dalle polemiche sul suo conflitto di interessi. La consigliera Arrigoni del Movimento 5 Stelle ha dichiarato che ci sono seri dubbi sulla sua candidabilità, dovuti al fatto che l’azienda che rappresenta ha delle cause pendenti con il Comune. Cosa risponde?

“Il mio unico interesse da Sindaco sarà portare in alto Sanremo e i sanremesi. Ho già spiegato che non sono socio della Idroedil e quindi, dal momento della presentazione delle mie dimissioni, per me è un capitolo chiuso che viene strumentalizzato da chi non ha nessun contenuto da mettere sul tavolo.

Con riguardo al rilievo formulato dalla consigliera M5S, in merito alla mia candidabilità, voglio precisare: la pendenza di un ricorso non preclude in alcun modo l’eleggibilità a Sindaco. La normativa di riferimento (Testo Unico Enti Locali) prevede infatti che in caso di contenzioso pendente, il soggetto eletto debba scegliere tra la carica pubblica e quella di amministratore della società ricorrente. Ad ogni modo, il giudizio si concluderà ben prima delle elezioni, pertanto non sussiste e non sussisterà alcuna preclusione di legge”.