Bordighera, corso Italia di nuovo a doppio senso: ecco cosa ne pensano i commercianti
Il quadro a meno di una settimana dalla riapertura
Bordighera. Assolutamente contrari o perfettamente d’accordo. Non ci sono (quasi) vie di mezzo tra i pareri raccolti sulla riapertura a doppio senso di marcia di corso Italia, scattata lunedì scorso dopo quattro anni di senso unico a scendere, nel tratto compreso tra l’incrocio con corso Europa e via Vittorio Emanuele.
Come aveva promesso già in campagna elettorale, il sindaco Vittorio Ingenito ha aperto a doppio senso prima via Roma, il breve tratto di strada che conduce alla stazione, e ora anche corso Italia, bocciando di fatto il progetto di riqualificazione e pedonalizzazione di piazza della stazione portato avanti dalla precedente amministrazione comunale. Ma cosa ne pensano commercianti e cittadini?
POLLICE SU: “Sono assolutamente favorevole in quanto trovo che così il traffico sia più scorrevole”, dice Federico Tucci, cittadino di Vallecrosia. Gli fa eco una barista: “Sono favorevole, il traffico scorre molto meglio”.
Tra i pareri positivi c’è anche quello di Federico Vigliarolo, titolare della “Panetteria e focacceria del Corso”, che al discorso delle migliorie apportate alla circolazione, affianca quello economico: “Sono favorevole, si lavora molto di più grazie ad un afflusso maggiore di macchine e persone. Gli incassi sono cresciuti. Già a partire da un’ora dopo la riapertura, si vedevano i risultati”.
Favorevole al doppio senso di circolazione anche il commento di Nicole Di Mascio, titolare del negozio Lady Boutique: “Sono favorevole al 100% perché prima con tutte queste chiusure Bordighera era sigillata: era diventata un passaggio diretto verso Sanremo, mentre a fermarsi era pochissima gente. Con il doppio senso si crea invece un maggior flusso di persone, perché questo incrocio definisce un po’ il centro di Bordighera e corso Italia è talmente bella che chi la percorre per la prima volta in auto è poi invitato a fermarsi”. “Un’isola pedonale? Non serve, abbiamo già marciapiedi larghissimi. Corso Italia è da lasciare così”, aggiunge la negoziante, “Chi viene dal nord è abituato ad isole pedonali fredde e moderne, mentre entrare in una strada così, con un fascino retrò ricco di charme, ha qualcosa di magico”.
POLLICE VERSO: “Con il doppio senso lavoro di più”, ammette Nadia Quattronini (Casa del Caffè), “Ma non mi piace. Sono contraria a questa riapertura. Ancora meglio sarebbe stato avere un’isola pedonale”.

Assolutamente contraria al doppio senso di marcia Alessandra Dionigi, titolare del negozio di abbigliamento Emporio A: “Una cittadina turistica deve avere un’isola pedonale, ma se proprio deve essere una via a doppio senso di marcia, almeno si trovi una soluzione intermedia”, dice, “Dovrebbe essere chiusa al traffico venerdì, sabato e domenica. Corso Italia dovrebbe essere la via Matteotti di Bordighera: è la via dove si concentra lo shopping e merita un’isola pedonale. Questo non accontenterebbe solo i commercianti, ma anche i turisti. Riportarla alle origini, secondo me, è stato un peccato”. “Il progetto di riqualificazione”, aggiunge, “Era bellissimo. Ma a Bordighera manca la giusta mentalità: tutti vorrebbero vedere i risultati nell’immediato, ma non è così che funziona, la gente va abituata. Invece qui i turisti già non vengono perché mancano gli alberghi, non vengono perché le spiagge lasciano a desiderare e ora non c’è nemmeno un’isola pedonale”.

Sebbene si sia dichiarato “indifferente dal punto di vista lavorativo”, Roberto Borsi, titolare del negozio “Punto Colore”, avrebbe voluto, in veste di cittadino, un’isola pedonale. “L’idea mi piaceva molto. Una città come Bordighera deve avere un’isola pedonale”, spiega, “La riapertura che c’è stata in questi giorni, tra l’altro, non è stata comunicata e si corre anche il rischio di essere investiti dalle auto”.
“Non saprei rispondere”, spiega Marina del Mini Market, “Ho da poco rilevato l’attività. Trovo solo che ora sia molto più complicato fermare il furgone per scaricare le merci. Prima era più semplice, ora diventa un intralcio alla viabilità”.