Autista monegasco sequestrato e rapinato a Bordighera, alla sbarra 31enne maltese

I fatti risalgono al nove agosto del 2016
Imperia. Si è aperto in oggi Tribunale il processo per rapina aggravata e sequestro di persona a carico di un 31enne maltese (Gabriele M.) e di un suo presunto complice residente a Bordighera. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Luca Scorza, i due, il nove agosto del 2016, avrebbero sequestrato e rapinato un autista monegasco, all’epoca dei fatti 30enne.
La prima udienza si svolta davanti al tribunale collegiale (Aschero, Russo, Bossi) e la prossima è stata fissata per il 18 ottobre prossimo. Oggi sono stati ascoltati i militari dell’Arma che effettuarono l’arresto. Assente la parte offesa. L’imputato è difeso dall’avvocato Luca Ritzu.
LA VICENDA DLL’AGOSTO 2016
Le manette erano scattate dopo un’indagine lampo per un’aggressione subita da un autista, 30 enne del Principato di Monaco, che intorno alle 17 aveva richiesto aiuto ad un’ambulanza del 118 che stava passando su via Romana, raccontando di essere stato rapinato poco prima all’interno di un box garage ubicato sulle alture di Bordighera, poco distante da lì.
Immediatamente erano accorsi sul posto i carabinieri della Compagnia di Bordighera, agli ordini del Luogotenente Bonicco, che presi i contatti con l’uomo avevano avviato subito agli accertamenti per ricostruire la vicenda.
Da quanto verificato era emerso che la vittima, intorno alle 14.00, era stata invitata da G.M., un suo conoscente, presso la sua abitazione di Bordighera, con la scusa di fargli visionare un’auto da acquistare. L’uomo, fidatosi dell’amico, si era recato all’appuntamento. Però, entrato nel box garage, invece di trovare l’auto, aveva trovato due uomini che, in accordo con G.M., lo avevano minacciato e poi malmenato ripetutamente con calci e pugni, rapinandolo della somma di 900 euro ed accusandolo di aver loro sottratto del denaro. Il denunciante, negando qualsiasi sottrazione di denaro, era rimasto almeno un’ora all’interno del garage in balia dei suoi aguzzini, per poi riuscire a scappare in un momento di distrazione degli aggressori e a richiedere aiuto.
Per questo i Carabinieri, nella serata del 9 agosto, hanno prima rintracciato e poi fermato G.M. per i reati di rapina aggravata e sequestro di persona.
La vittima se l’era cavata con 10 giorni di prognosi per una serie di escoriazioni al volto ed al costato. L’arrestato, che non aveva precedenti, era stato tradotto presso la Casa Circondariale di Imperia e il giorno successivo era comparso davanti al G.I.P. del Tribunale di Imperia che, in mancanza del pericolo di fuga, lo ha scarcerato e sottoposto all’obbligo di firma.